BARI - L'automobile (modello open space di colore scuro) arriva davanti all'hotel, si ferma. L'autista apre la portiera e lascia salire alcune persone. Sono clienti dell'albergo diretti, probabilmente, all'aeroporto o alla stazione. Ad assisterli, con bagagli e valigie, un addetto dell'hotel in divisa. Fin qui nulla di strano, se non fosse che quell'automobile, che pure pubblicizza il nome dell'albergo con tanto di fascione e arrivata probabilmente a chiamata, non è tra i mezzi a noleggio regolarmente registrati a Bari.
L'ennesimo caso di concorrenza sleale, illegale e costosa. La denuncia è della Fast Confsal Provinciale e Regionale che ha acquisito il video registrato alcune sere fa, a Bari, in piazza Cognetti, davanti al Teatro Petruzzelli, dunque in pieno centro ed in presenza di un vigile urbano, come mostrano le immagini. “Solo un mese fa abbiamo attuato uno sciopero nazionale per protestare contro una situazione insostenibile – dice Paolo Lepore, segretraio provinciale della Fast Confsal – ma ad oggi non abbiamo registrato il benchè minimo cambiamento, nè controlli da parte degli organi preposti. Anzi – incalza Lepore – tutto accade addirittura in presenza di vigili urbani”.
I tassisti sono ormai stretti nella morsa della concorrenza sleale di Uber e quella illegale degli abusivi. Una situazione ormai fuori controllo ulteriormente aggravata dal comportamento dei bureau di alcuni alberghi che, al cliente che ha bisogno del servizio trasporto passeggeri, propongo auto noleggio con conducente provenienti da altri comuni, perciò fuori dalla loro giurisdizione. Spesso, sarebbero le stesse strutture alberghiere e turistiche ad offrire il servizio transfer agli ospiti. Da un'indagine realizzata dalla Fast l'utilizzo di autonoleggio non autorizzati ha costi maggiori rispetto ad un normale e legale taxi. Ecco alcuni dati: con un taxi il transfer dall'aeroporto Karol Wojtyla in città costa mediamente 23 euro con la possibilità di trasportare fino a quattro persone, la copertura della stessa tratta con servizio noleggio e conducente non autorizzato effettuato a chiamata dalle strutture alberghiere varia dalle 50 alle 60 euro, e si arriva a chiedere ben 8 euro a persona per coprire la tratta di 1 km, mentre con un taxi si spenderebbe da 2 a 3 euro a persona per un massimo di 12 euro se i passeggeri sono 4 o 6. Di solito si tratta di autisti che lavorano senza essere sottoposti a controlli che invece la legge impone, per la presenza del tasso alcolico nel sangue, la verifica del casellario giudiziale. Autisti senza patente professionale, senza regolare licenza, con mezzi non idonei al trasporto. Nel migliore dei casi si tratta di noleggiatori autorizzati all'attività ma in altri comuni, con tariffe di molto superiori alla media.
Per il segretario regionale di Fast Confsal, Vincenzo Cataneo, siamo difronte ad un contesto ignobile “E' un sistema illegale ma ben organizzato – sottolinea il Cataneo – contro il quale lottiamo da tempo, perchè provoca enormi danni, non solo da un punto di vista economico, ma anche sotto il profilo della sicurezza e della stessa immagine di luoghi che dovrebbero fare sana economia turistica. Per questo – aggiunge il segretario regionale di Fast Confsal – stiamo mettendo a punto delle convenzioni tra taxi e società di trasporto ferroviario, marittimo ed aereo. La nostra idea è il biglietto unico, da estendere anche al trasporto pubblico non di linea, che permetterebbe di ottenere un duplice vantaggio: la diminuzione dei costi (una corsa dall'aeroporto Wojtyla al centro di Bari, per 4 persone costerebbe 5,75 euro a passeggero, e il decongestionamento del traffico cittadino e della cinta urbana. Quel che chiediamo – conclude il segretario regionale di Fast Confsal, Vincenzo Cataneo - sono i controlli da parte degli organi preposti e l'applicazione di regolamenti e leggi in vigore. A guadagnarci saranno tutti”.
L'ennesimo caso di concorrenza sleale, illegale e costosa. La denuncia è della Fast Confsal Provinciale e Regionale che ha acquisito il video registrato alcune sere fa, a Bari, in piazza Cognetti, davanti al Teatro Petruzzelli, dunque in pieno centro ed in presenza di un vigile urbano, come mostrano le immagini. “Solo un mese fa abbiamo attuato uno sciopero nazionale per protestare contro una situazione insostenibile – dice Paolo Lepore, segretraio provinciale della Fast Confsal – ma ad oggi non abbiamo registrato il benchè minimo cambiamento, nè controlli da parte degli organi preposti. Anzi – incalza Lepore – tutto accade addirittura in presenza di vigili urbani”.
I tassisti sono ormai stretti nella morsa della concorrenza sleale di Uber e quella illegale degli abusivi. Una situazione ormai fuori controllo ulteriormente aggravata dal comportamento dei bureau di alcuni alberghi che, al cliente che ha bisogno del servizio trasporto passeggeri, propongo auto noleggio con conducente provenienti da altri comuni, perciò fuori dalla loro giurisdizione. Spesso, sarebbero le stesse strutture alberghiere e turistiche ad offrire il servizio transfer agli ospiti. Da un'indagine realizzata dalla Fast l'utilizzo di autonoleggio non autorizzati ha costi maggiori rispetto ad un normale e legale taxi. Ecco alcuni dati: con un taxi il transfer dall'aeroporto Karol Wojtyla in città costa mediamente 23 euro con la possibilità di trasportare fino a quattro persone, la copertura della stessa tratta con servizio noleggio e conducente non autorizzato effettuato a chiamata dalle strutture alberghiere varia dalle 50 alle 60 euro, e si arriva a chiedere ben 8 euro a persona per coprire la tratta di 1 km, mentre con un taxi si spenderebbe da 2 a 3 euro a persona per un massimo di 12 euro se i passeggeri sono 4 o 6. Di solito si tratta di autisti che lavorano senza essere sottoposti a controlli che invece la legge impone, per la presenza del tasso alcolico nel sangue, la verifica del casellario giudiziale. Autisti senza patente professionale, senza regolare licenza, con mezzi non idonei al trasporto. Nel migliore dei casi si tratta di noleggiatori autorizzati all'attività ma in altri comuni, con tariffe di molto superiori alla media.
Per il segretario regionale di Fast Confsal, Vincenzo Cataneo, siamo difronte ad un contesto ignobile “E' un sistema illegale ma ben organizzato – sottolinea il Cataneo – contro il quale lottiamo da tempo, perchè provoca enormi danni, non solo da un punto di vista economico, ma anche sotto il profilo della sicurezza e della stessa immagine di luoghi che dovrebbero fare sana economia turistica. Per questo – aggiunge il segretario regionale di Fast Confsal – stiamo mettendo a punto delle convenzioni tra taxi e società di trasporto ferroviario, marittimo ed aereo. La nostra idea è il biglietto unico, da estendere anche al trasporto pubblico non di linea, che permetterebbe di ottenere un duplice vantaggio: la diminuzione dei costi (una corsa dall'aeroporto Wojtyla al centro di Bari, per 4 persone costerebbe 5,75 euro a passeggero, e il decongestionamento del traffico cittadino e della cinta urbana. Quel che chiediamo – conclude il segretario regionale di Fast Confsal, Vincenzo Cataneo - sono i controlli da parte degli organi preposti e l'applicazione di regolamenti e leggi in vigore. A guadagnarci saranno tutti”.