di FREDERIC PASCALI - É il “Deserto dei tartari” l’evento d’apertura, nel mattino del “Petruzzelli”, dell’ultima giornata del Bari International Film Festival. La pellicola, diretta da Valerio Zurlini e datata 1976, anticipa la Master Class di Jacques Perrin che ne fu il protagonista assoluto. Allo stesso, in serata, verrà consegnato il “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence”.
Dopo il consueto, e ultimo, incontro con gli autori dei film presentati il giorno prima, le sale del Circolo Canottieri Barion ospitano, alle 14, la conferenza stampa finale del Bif&st.
Il tempo di una riflessione e di un caffè e alle 16 riapre i battenti il Teatro Petruzzelli per la proiezione di “Return to Montauk” (Rückker nach Montauk) del premio Oscar Volker Schlöndorff e della sua successiva Master Class.
Nel pomeriggio si conclude anche la rassegna dedicata a Vittorio Gassman e Dino Risi con un incontro, alle 17, presso il Barion, con Caterina D’Amico, Antonio Catania e Maurizio Giammusso, autore de “Il Dante di Gassman”.
In serata spazio alle ultime premiazioni con la sezione “lungometraggi italiani” che per la “miglior sceneggiatura” decreta vincitori Francesca Archibugi e Paolo Virzì per “La pazza gioia” dello stesso Virzì. La pellicola si aggiudica anche il titolo per la “migliore attrice protagonista” consegnato ieri a Valeria Bruni Tedeschi.
Nel Concorso per il “Panorama Internazionale” la giuria popolare, presieduta dall’attrice Chiara Caselli, ha attribuito a Goran Paskaljević la “miglior regia” per “Dev Boohmi”, a Hera Hilmar “miglior attrice” per “An ordinary man” di Brad Silberling, a Leonardo Sbaraglia “miglior attore” per “El otro Hermano” di Adrián Caetano e ad Andrea Carpenzano una menzione speciale per “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni.
Già assegnati, nella scorsa serata, i premi per la competizione dell’ItaliaFilmFest “Opere prime e seconde” con la “miglior regia” andata ad Alessandro Aronadio per “Orecchie”, “la miglior attrice protagonista” a Sara Serraiocco per “La ragazza del mondo” di Marco Danieli e il “miglior attore protagonista” a Luca Marinelli per “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo. La giuria popolare era presieduta dal critico Klaus Eder.
Infine, la conclusione del Bif&st 2017 è affidata alla proiezione di “Gifted” dell’americano Marc Webb che idealmente cala un sipario colmo di buone visioni e audaci prospettive.
Dopo il consueto, e ultimo, incontro con gli autori dei film presentati il giorno prima, le sale del Circolo Canottieri Barion ospitano, alle 14, la conferenza stampa finale del Bif&st.
Il tempo di una riflessione e di un caffè e alle 16 riapre i battenti il Teatro Petruzzelli per la proiezione di “Return to Montauk” (Rückker nach Montauk) del premio Oscar Volker Schlöndorff e della sua successiva Master Class.
Nel pomeriggio si conclude anche la rassegna dedicata a Vittorio Gassman e Dino Risi con un incontro, alle 17, presso il Barion, con Caterina D’Amico, Antonio Catania e Maurizio Giammusso, autore de “Il Dante di Gassman”.
In serata spazio alle ultime premiazioni con la sezione “lungometraggi italiani” che per la “miglior sceneggiatura” decreta vincitori Francesca Archibugi e Paolo Virzì per “La pazza gioia” dello stesso Virzì. La pellicola si aggiudica anche il titolo per la “migliore attrice protagonista” consegnato ieri a Valeria Bruni Tedeschi.
Nel Concorso per il “Panorama Internazionale” la giuria popolare, presieduta dall’attrice Chiara Caselli, ha attribuito a Goran Paskaljević la “miglior regia” per “Dev Boohmi”, a Hera Hilmar “miglior attrice” per “An ordinary man” di Brad Silberling, a Leonardo Sbaraglia “miglior attore” per “El otro Hermano” di Adrián Caetano e ad Andrea Carpenzano una menzione speciale per “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni.
Già assegnati, nella scorsa serata, i premi per la competizione dell’ItaliaFilmFest “Opere prime e seconde” con la “miglior regia” andata ad Alessandro Aronadio per “Orecchie”, “la miglior attrice protagonista” a Sara Serraiocco per “La ragazza del mondo” di Marco Danieli e il “miglior attore protagonista” a Luca Marinelli per “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo. La giuria popolare era presieduta dal critico Klaus Eder.
Infine, la conclusione del Bif&st 2017 è affidata alla proiezione di “Gifted” dell’americano Marc Webb che idealmente cala un sipario colmo di buone visioni e audaci prospettive.