di DONATO FORENZA - Uno straordinario concerto cameristico è stato tenuto dal Quartetto di Cremona, costituito dai violinisti Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, dal violista Simone Gramaglia e dal violoncellista Giovanni Scaglione (suonano in piedi, con eccezione del violoncellista) nel Teatro Petruzzelli di Bari. La struttura del programma musicale ha previsto il Quartetto per archi n. 1 op. 49 di Shostakovich, il Quartetto per archi n. 19 KV 465 di Mozart, e il Quartetto per archi n. 14 (La morte e la fanciulla) di Schubert: si tratta di tre Quartetti notevoli nella storia della musica.
I quattro musicisti con attenta e armonica professionalità hanno interpretato Schostakovich, enucleando cantabilità di segmenti dinamici, dotati di vivaci pulsazioni costanti, caratterizzanti una chiara sistemica di segni sonori di notevole valenza.
Dai quattro archi è stato poi proposto il mozartiano Quartetto, denominato Delle dissonanze, che idealmente delinea un percorso di energia purificante dalle tenebre alla luce, dall’inquietudine di innovativi progetti musicali ondulati alle forme melodiche della serena conclusione, con una straordinaria fusione di scansione di fraseggi e delle vibranti modulazioni della sistemica compositiva di Mozart.
Infine, i quattro musicisti di Cremona hanno mirabilmente concluso l’esibizione concertistica, riscuotendo consensi rilevanti dal pubblico e ottenendo vivissimi applausi, nell’interpretazione brillante delle volute melodiche del Quartetto di Schubert.
Il violista Gramaglia ha riferito che il suo Quartetto di Cremona ha scelto di eseguire, quale bis, l’Andante cantabile dal Quartetto K 387 di Mozart, “per donare al pubblico un momento di serenità , a conclusione della serata, dopo la tragicità del Quartetto Schubertiano”. Ha precisato di essersi sposato con una barese, e di amare Bari; egli prima di concedere il bis, ha manifestato l’entusiasmo di suonare nel Teatro Petruzzelli, prestigioso nel mondo. Si tratta di un concerto particolare da memorizzare nella storia del Petruzzelli.
I quattro musicisti con attenta e armonica professionalità hanno interpretato Schostakovich, enucleando cantabilità di segmenti dinamici, dotati di vivaci pulsazioni costanti, caratterizzanti una chiara sistemica di segni sonori di notevole valenza.
Dai quattro archi è stato poi proposto il mozartiano Quartetto, denominato Delle dissonanze, che idealmente delinea un percorso di energia purificante dalle tenebre alla luce, dall’inquietudine di innovativi progetti musicali ondulati alle forme melodiche della serena conclusione, con una straordinaria fusione di scansione di fraseggi e delle vibranti modulazioni della sistemica compositiva di Mozart.
Infine, i quattro musicisti di Cremona hanno mirabilmente concluso l’esibizione concertistica, riscuotendo consensi rilevanti dal pubblico e ottenendo vivissimi applausi, nell’interpretazione brillante delle volute melodiche del Quartetto di Schubert.
Il violista Gramaglia ha riferito che il suo Quartetto di Cremona ha scelto di eseguire, quale bis, l’Andante cantabile dal Quartetto K 387 di Mozart, “per donare al pubblico un momento di serenità , a conclusione della serata, dopo la tragicità del Quartetto Schubertiano”. Ha precisato di essersi sposato con una barese, e di amare Bari; egli prima di concedere il bis, ha manifestato l’entusiasmo di suonare nel Teatro Petruzzelli, prestigioso nel mondo. Si tratta di un concerto particolare da memorizzare nella storia del Petruzzelli.
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Cultura e Spettacoli