ROMA – Il processo Cucchi si riapre. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio le assoluzioni dei 5 medici dell’ospedale Pertini di Roma, accusati di omicidio colposo per la morte del ragioniere romano, morto il 22 ottobre 2009 nella struttura protetta del nosocomio romano, 6 giorni dopo il suo arresto per droga. La Cassazione ha accolto il ricorso della Procura generale della Capitale contro la sentenza di appello-bis con cui la Corte d’assise d’appello di Roma aveva nuovamente assolto i 5 medici.
Anche il sostituto pg di Cassazione Antonio Mura ha sollecitato l’annullamento delle assoluzioni e chiesto un ulteriore processo a carico dei 5 medici, ricordando che “Cucchi poteva essere salvato”.
I cinque medici dovrebbero ora comparire davanti ad un’altra sezione della corte di Assise di Appello ma i termini della prescrizione del reato scattano oggi. “E’ un momento importante per la nostra famiglia, un momento di riflessione sugli otto anni trascorsi e su quanto sia stato difficile arrivare fino ad oggi, un momento di riconoscimento di quella verità che era sotto gli occhi di tutti e che ora dopo tanta fatica finalmente è arrivata nelle aule della giustizia”, ha commentato al telefono con Askanews Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, ringraziando il procuratore generale della capitale e il procuratore generale della Cassazione, “un momento importante anche se – ha aggiunto – non posso non pensare a tutto quello che ci è costato, a quello che è successo con i periti della corte, a tutto ciò che è stato detto e fatto fuori ed entro le aule dei tribunali e quanto tutto questo ci è costato”.
Anche il sostituto pg di Cassazione Antonio Mura ha sollecitato l’annullamento delle assoluzioni e chiesto un ulteriore processo a carico dei 5 medici, ricordando che “Cucchi poteva essere salvato”.
I cinque medici dovrebbero ora comparire davanti ad un’altra sezione della corte di Assise di Appello ma i termini della prescrizione del reato scattano oggi. “E’ un momento importante per la nostra famiglia, un momento di riflessione sugli otto anni trascorsi e su quanto sia stato difficile arrivare fino ad oggi, un momento di riconoscimento di quella verità che era sotto gli occhi di tutti e che ora dopo tanta fatica finalmente è arrivata nelle aule della giustizia”, ha commentato al telefono con Askanews Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, ringraziando il procuratore generale della capitale e il procuratore generale della Cassazione, “un momento importante anche se – ha aggiunto – non posso non pensare a tutto quello che ci è costato, a quello che è successo con i periti della corte, a tutto ciò che è stato detto e fatto fuori ed entro le aule dei tribunali e quanto tutto questo ci è costato”.
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