BARI - “Da oggi inizia un nuovo percorso: la Puglia si prepara a diventare la prima regione cardio-monitorata H24 grazie al coinvolgimento delle forze dell’ordine, angeli custodi che intervengono per ogni tipo di necessità ed emergenza”.
Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, che ha partecipato al primo tavolo, convocato dall’assessorato regionale al Welfare, sul futuro protocollo d’intesa tra Regione e forze dell’ordine per la dotazione di defibrillatori a bordo dei mezzi di pronto intervento.
“Si tratta di 600mila euro stanziati in bilancio – spiega Turco – con un mio preciso emendamento. Fondi che saranno utilissimi non solo per la semplice dotazione ma soprattutto per la manutenzione e per la formazione”.
“Dal tavolo con i rappresentanti delle forze dell’ordine – osserva – è infatti emerso che in molti casi c’è bisogno di un costante addestramento per il corretto utilizzo di queste apparecchiature salvavita. E di investimenti sulla loro manutenzione. Insomma, c’è la volontà di spendere bene e correttamente queste risorse evitando inutili sovrapposizioni o acquisti doppioni”.
“Dalla mia esperienza professionale di medico – conclude Turco – ribadisco che in molti casi sono proprio le forze dell’ordine le prime a intervenire in caso di bisogno o di soccorso. Pensiamo alle tantissime comunità pugliesi dove spesso, tra percorsi tortuosi e carenza di viabilità, le stesse ambulanze non riescono ad arrivare tempestivamente. E sappiamo quanto sia indispensabile in questi casi agire in pochi secondi”.
Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, che ha partecipato al primo tavolo, convocato dall’assessorato regionale al Welfare, sul futuro protocollo d’intesa tra Regione e forze dell’ordine per la dotazione di defibrillatori a bordo dei mezzi di pronto intervento.
“Si tratta di 600mila euro stanziati in bilancio – spiega Turco – con un mio preciso emendamento. Fondi che saranno utilissimi non solo per la semplice dotazione ma soprattutto per la manutenzione e per la formazione”.
“Dal tavolo con i rappresentanti delle forze dell’ordine – osserva – è infatti emerso che in molti casi c’è bisogno di un costante addestramento per il corretto utilizzo di queste apparecchiature salvavita. E di investimenti sulla loro manutenzione. Insomma, c’è la volontà di spendere bene e correttamente queste risorse evitando inutili sovrapposizioni o acquisti doppioni”.
“Dalla mia esperienza professionale di medico – conclude Turco – ribadisco che in molti casi sono proprio le forze dell’ordine le prime a intervenire in caso di bisogno o di soccorso. Pensiamo alle tantissime comunità pugliesi dove spesso, tra percorsi tortuosi e carenza di viabilità, le stesse ambulanze non riescono ad arrivare tempestivamente. E sappiamo quanto sia indispensabile in questi casi agire in pochi secondi”.