PALERMO - Dramma nel Canale di Sicilia, dove un gommone si è sgonfiato al largo della Libia: sette i cadaveri (rinvenuto anche quello di un bimbo di 8 anni) recuperati nel corso di un intervento delle navi delle ong Moas e Watch the Med e - rende noto Moas - altri corpi sono in mare.
"Immagina di portare il corpo senza vita di un bambino di 8 anni nella tua casa a Pasqua. Non dimenticherò mai questo giorno". A scriverlo su twitter Chris Catrambone, fondatore del Moas insieme alla moglie Regina, a proposito degli interventi di soccorso di oggi. Un fotografo della Reuters imbarcato sulla Phoenix parla di venti morti, ma il numero è ancora da accertare mentre le operazioni proseguono.
"In una maratona di 24 ore dove si sono susseguite continue operazioni di soccorso, tuttora in pieno svolgimento - spiega l'organizzazione - l'equipaggio Moas ha assistito 9 imbarcazioni, fra cui 7 gommoni e 2 barche di legno. Donne, bambini e persone che necessitavano urgenti cure mediche hanno avuto la precedenza nel trasferimento delle 453 persone a bordo della Phoenix. Una volta raggiunta la capacità massima di accoglienza a bordo, nelle ore seguenti si è provveduto a stabilizzare la situazione, distribuendo i giubbotti salvagente alle restanti oltre 1000 persone ancora ammassate su imbarcazioni precarie".
"Immagina di portare il corpo senza vita di un bambino di 8 anni nella tua casa a Pasqua. Non dimenticherò mai questo giorno". A scriverlo su twitter Chris Catrambone, fondatore del Moas insieme alla moglie Regina, a proposito degli interventi di soccorso di oggi. Un fotografo della Reuters imbarcato sulla Phoenix parla di venti morti, ma il numero è ancora da accertare mentre le operazioni proseguono.
"In una maratona di 24 ore dove si sono susseguite continue operazioni di soccorso, tuttora in pieno svolgimento - spiega l'organizzazione - l'equipaggio Moas ha assistito 9 imbarcazioni, fra cui 7 gommoni e 2 barche di legno. Donne, bambini e persone che necessitavano urgenti cure mediche hanno avuto la precedenza nel trasferimento delle 453 persone a bordo della Phoenix. Una volta raggiunta la capacità massima di accoglienza a bordo, nelle ore seguenti si è provveduto a stabilizzare la situazione, distribuendo i giubbotti salvagente alle restanti oltre 1000 persone ancora ammassate su imbarcazioni precarie".
Tags
AttualitÃ