BARI - “Come è ovvio che sia la Regione Puglia rispetterà la sentenza della
Corte Suprema in merito al ricorso dei comuni della Provincia di Lecce
sull’applicazione delle aliquote per il calcolo dell’Ecotassa.
Tuttavia ritengo utile fare qualche precisazione rispetto alle roboanti
dichiarazioni che fanno apparire l’ente regionale come una specie di
sanguisuga irrazionale.
In primo luogo va detto che, a seguito delle norme transitorie a sostegno dei comuni relativamente all’entrata in vigore della L.R. 38/2011, le aliquote ecotassa applicate nella maggioranza dei casi sono lontanissime dai tetti massimi previsti, addirittura in alcuni casi inferiori a quelli ottenuti con la recente sentenza”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, in relazione al tema del tributo per il conferimento in discarica dell’indifferenziato.
“Va detta ancora una cosa: l’aliquota è solo uno dei due fattori di costo che concorrono alla spesa complessiva che i comuni, e quindi i cittadini, pagano sotto la voce ecotassa. L’altra variabile è quella dei quantitativi conferiti, e l’unica maniera di ridurla è lavorare a spron battuto per migliorare le performance di raccolta differenziata. Per quanto - prosegue Santorsola – le sentenze possano accettare la tesi di riduzione delle aliquote se si continuano a conferire in discarica tonnellate su tonnellate di rifiuti indifferenziati, il costo per le tasche dei cittadini continuerà ad essere odiosamente alto”.
“A questo punto, se dal canto regionale si sta già operando nella direzione di aggiornare la legge regionale, dall’altro - conclude Santorsola - è necessario che i comuni si impegnino a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla L. 221/2015, ovvero il cosiddetto collegato ambientale”.
In primo luogo va detto che, a seguito delle norme transitorie a sostegno dei comuni relativamente all’entrata in vigore della L.R. 38/2011, le aliquote ecotassa applicate nella maggioranza dei casi sono lontanissime dai tetti massimi previsti, addirittura in alcuni casi inferiori a quelli ottenuti con la recente sentenza”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, in relazione al tema del tributo per il conferimento in discarica dell’indifferenziato.
“Va detta ancora una cosa: l’aliquota è solo uno dei due fattori di costo che concorrono alla spesa complessiva che i comuni, e quindi i cittadini, pagano sotto la voce ecotassa. L’altra variabile è quella dei quantitativi conferiti, e l’unica maniera di ridurla è lavorare a spron battuto per migliorare le performance di raccolta differenziata. Per quanto - prosegue Santorsola – le sentenze possano accettare la tesi di riduzione delle aliquote se si continuano a conferire in discarica tonnellate su tonnellate di rifiuti indifferenziati, il costo per le tasche dei cittadini continuerà ad essere odiosamente alto”.
“A questo punto, se dal canto regionale si sta già operando nella direzione di aggiornare la legge regionale, dall’altro - conclude Santorsola - è necessario che i comuni si impegnino a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla L. 221/2015, ovvero il cosiddetto collegato ambientale”.