di NICOLA ZUCCARO - Nel 1955, a causa del ritiro dell'Alfa Romeo dalle gare e con le Ferrari poco competitive in F1, per la sua ottava edizione il Gran Premio di Bari tornò
alla Formula Sport. Partecipò con le vetture 3000 la Maserati che, schierando la scuderia ufficiale, si affermò con Jean Behrà che precedette il compagno di squadra Luigi Musso.
Il dominio della Maserati iniziò alla vigilia della gara corsa il 15 maggio, con l'affermazione nella 6 ore notturna di Luigi Perdisa. La seconda edizione della competizione, in stile '24 ore di Le Mans', fu però macchiata dall'investimento di Francesco De Francisci, verificatosi all'altezza della Curva 5, posta in prossimità del Lido San Francesco alla Rena.
L'agente, in servizio presso la Polizia di Stato, morirà pochi giorni dopo in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.
Il dominio della Maserati iniziò alla vigilia della gara corsa il 15 maggio, con l'affermazione nella 6 ore notturna di Luigi Perdisa. La seconda edizione della competizione, in stile '24 ore di Le Mans', fu però macchiata dall'investimento di Francesco De Francisci, verificatosi all'altezza della Curva 5, posta in prossimità del Lido San Francesco alla Rena.
L'agente, in servizio presso la Polizia di Stato, morirà pochi giorni dopo in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.