di FRANCESCO LOIACONO - Svolta improvvisa nel Lecce. La società giallorossa dopo la sconfitta per 1-0 in casa contro il Messina ha esonerato il tecnico Padalino. Alla dirigenza salentina non è piaciuta la prestazione dei pugliesi contro i siciliani. Inoltre l’ex allenatore era nel mirino della contestazione dei tifosi dalla partita persa il 19 marzo a Foggia. Ma fino a domenica scorsa gli era stata confermata sempre la fiducia. Al suo posto è arrivato in Salento Roberto Rizzo, 55 anni nato a San Cesareo in provincia di Lecce. In passato ha allenato la primavera del Lecce, il Martina Franca e il Casarano in C/1. Inoltre ha diretto da bordo campo il Matera in D, è stato tecnico in seconda in serie A con De Canio prima del Lecce e poi di Genoa e Catania. Ha avuto anche una esperienza in B col Lanciano.
Rizzo ha accettato con grande entusiasmo ed è il beniamino dei tifosi salentini, avendo anche allenato le giovanili e la primavera del Lecce. Ha firmato un contratto fino a giugno di quest’anno che sarà rinnovato anche per la prossima stagione se i salentini saranno promossi in B dopo i play off. Il tecnico in seconda è Sandro Morello. Si apre perciò una nuova pagina per il Lecce.
Padalino ha pagato in ritardo anche qualche battuta a vuoto in trasferta come il ko subito per 2-1 a Francavilla Fontana e la prestazione non eccellente nello 0-0 ottenuto a Cosenza che sono stati certamente determinanti alla lunga per la mancata promozione in B diretta dei salentini.
Rizzo ha accettato con grande entusiasmo ed è il beniamino dei tifosi salentini, avendo anche allenato le giovanili e la primavera del Lecce. Ha firmato un contratto fino a giugno di quest’anno che sarà rinnovato anche per la prossima stagione se i salentini saranno promossi in B dopo i play off. Il tecnico in seconda è Sandro Morello. Si apre perciò una nuova pagina per il Lecce.
Padalino ha pagato in ritardo anche qualche battuta a vuoto in trasferta come il ko subito per 2-1 a Francavilla Fontana e la prestazione non eccellente nello 0-0 ottenuto a Cosenza che sono stati certamente determinanti alla lunga per la mancata promozione in B diretta dei salentini.