"Nessun bimbo soffra così", Trump lancia missili su Siria VIDEO

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"Nessun bimbo soffra così". Donald Trump ha ordinato un ingente lancio di missili americani sulla base siriana di Al Shayrat, considerata la struttura da cui è partito l ‘attacco chimico su Khan Sheikun, dove sono morti oltre 80 civili.

Trump ha compiuto così la sua prima mossa militare da presidente degli Usa. Contro una Siria che fino a pochi giorni prima non sembrava essere una sua priorità. Mentre ospitava al suo resort di Mar-a-Lago in Florida il presidente cinese Xi Jinping e dopo avere avvertito i leader al Congresso e la Russia, il Commander in chief ha ordinando il lancio di 59 missili Tomahawk contro la base aerea siriana che Washington crede sia stato il punto di lancio dell’attacco chimico “orribile” a danno di una settantina di “civili innocenti” tra cui “bambini bellissimi, uccisi brutalmente. Nessun figlio di Dio dovrebbe soffrire un simile orrore”, ha detto Trump spiegando che “prevenire e impedire la diffusione o l’uso di armi chimiche letali è nell’interesse vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

Quando in Italia erano le 2.40 di notte, i missili americani sono partiti da due cacciatorpedinieri Usa posizionati nella parte orientale del Mediterraneo colpendo una base aerea di Al Shayrat, nel governorato di Homs.

Sono cinque i morti nell'attacco americano alla base militare siriana di Shayrat, tra cui tre soldati e due civili. Lo ha detto Talal Barazi, il governatore della provincia di Homs, aggiungendo che altre 7 persone sono rimaste ferite. In precedenza, Barazi aveva riferito che un incendio è divampato nella base aerea per oltre un'ora dopo il lancio dei missili americani.

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Per il Pentagono è stata una “risposta proporzionale” all’attacco chimico che Damasco nega di avere compiuto a Khan Sheikhoun (area in mano ai ribelli nella provincia di Idlib).

E' chiarissimo il messaggio dell'amministrazione Trump: tolleranza zero per l’uso di armi chimiche contro persone innocenti.

GENTILONI: ASSAD RESPONSABILE DI CRIMINE DI GUERRA - "L'azione di questa notte come noto si è sviluppata nella base aerea da cui erano partiti gli attacchi con uso di armi chimiche nei giorni scorsi. Contro un crimine di guerra il cui responsabile è il regime di Assad". Lo dichiara il premier Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Il premier ha puntualizzato che "gli Stati Uniti hanno definito la loro azione come puntuale e limitata e non come una tappa di una escalation militare".
LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
"Chi fa uso di armi chimiche non può contare su attenuanti e mistificazioni", ha detto ancora Gentiloni. "Credo che le immagini di sofferenza che abbiamo dovuto vedere nei giorni scorsi in seguito all'uso delle armi chimiche non possiamo pensare di rivederle".

"L'Italia è sempre stata convinta che una soluzione duratura per la Siria vada cercata nel negoziato. Era e resta la nostra posizione. Il negoziato deve comprendere tanto le forze di opposizione quanto il regime, sotto l'egida delle nazioni unite con ruolo decisivo e costruttivo della Russia".

MOSCA: E' ATTO AGGRESSIONE - "La Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell'Onu", ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (parlamento) russo.
Il Comitato di Difesa della Duma di Stato (la Camera bassa) russa afferma che l'attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, nonché portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente.

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