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"Oggi - ha aggiunto l'ex premier - abbiamo fatto qualcosa di straordinario, la democrazia è la possibilità di scegliere, grazie ai volontari, chi vi ha preso in giro non vi conosce. Il primo grazia ad Andrea Orlando e Michele Emiliano". "Grazie alla straordinaria passione con cui Emiliano ha posto alcuni temi a iniziare dal Sud, assolutamente prioritario per il Paese. E alla forza con cui Orlando ha insistito sulla necessità di unire il partito e il Paese. Abbiamo bisogno di imparare dalle altre mozioni e lo faremo".
"Grazie a tutte le amiche e gli amici che lavorano nel governo del Paese a iniziare da Gentiloni, a cui tutto il sentimento della nostra vicinanza e amicizia. Ci attendiamo molto da tutti voi che lavorate nel governo e lavoreremo al vostro fianco con molta convinzione".
"Non è un partito personale - ha detto - quando 2 mln di persone vanno a votare, come si fa a dire che è il partito di uno solo con un leader forte. Può essere che il leader è forte, lo vedremo ma sicuramente ha una comunità fortissima". "Nelle primarie del Pd c'è sangue vivo, storie in carne e ossa che lo rendono una comunità meravigliosa. E' il rapporto con il popolo che segna la diversità del Pd rispetto a tutti gli altri. Tutti parlano di populismi, ma l'alternativa non è nel salotto, nei tweet, ma nel popolo: non avere paura della democrazia, dei voti, di fare le primarie. Non c'è alternativa alle persone".
"Una responsabilità straordinaria!! Grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell'Italia. Avanti, insieme". Lo scrive Matteo Renzi postando su Instagram un biglietto firmato da lui e da Maurizio Martina.
Andrea Orlando riconosce la “vittoria molto ampia” di Renzi, gli augura “buon lavoro” ma avverte: “Sono convinto che la nostra posizione, quella della costruzione di un centrosinistra largo, sarà la posizione di tutto il partito per battere la peggiore destra che il Paese abbia conosciuto”.
Toni da fair play anche da Michele Emiliano: “Dobbiamo pretendere dal nuovo segretario del Pd che sappia essere sempre il custode dei valori costitutivi del centrosinistra e del Pd. Sono certo, dal tono della voce che Renzi ha avuto durante la telefonata, che egli sente il momento particolare”.
Il congresso Pd finisce così, Renzi nuovamente alla guida del partito, e ancora più saldamente di prima stando ai numeri che arrivano dai gazebo.