(LaPresse) |
Nel monday match oltre alla prestazione poco ordinata della squadra di Pioli fallendo una vittoria che sarebbe stata decisiva colpiscono la tenacia e l’ordine tattico dei blucerchiati di Giampaolo. L’1-2 è di rimonta nel secondo tempo.
Nei primi quarantacinque minuti l’Inter ha creato qualche occasione soprattutto con Icardi, ma con Perisic e Brozovic imprecisi. La Samp però non sta a guardare: con Quagliarella e Bruno Fernandes colpiscono due pali e queste due occasioni alzano l’autostima degli ospiti. Poi l’Inter riesce ad andare in vantaggio. D’ambrosio, solo in area da rigore realizza l’1-0 grazie ad una deviazione della retroguardia doriana.
La Sampdoria però appare più motivata, soprattutto a centrocampo. I nerazzurri, invece calano ulteriormente per l’uscita per infortunio di Gagliardini. Inoltre Brozovic non riesce a rispettare le indicazioni di Pioli e commette numerosi errori di impostazione. Icardi è poco supportato da Perisic, Candreva e Banega (l’argentino ha vinto il ballottaggio con Joao Mario). E poi la Samp in attacco ha il talentuoso Schick. L’attaccante ceco fa sentire i suoi centimetri e la sua stazza contro la retroguardia di Pioli. E’ suo il tocco sotto porta che riporta la parità della partita; poco prima era già andato vicino al gol. Anche Quagliarella impegna Handanovic, fino a quando a cinque minuti dalla fine calcia il rigore vincente del 2-1. Ingenuo il fallo di mano di Brozovic sulla punizione della Sampdoria.
La squadra di Giampaolo vince meritatamente, l’Inter esce fortemente ridimensionata scivolando nelle consuete voci di mercato per la panchina e con il sapore di fallimento della stagione dopo questa sconfitta.
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