BARI - “Reclusi in casa come con il coprifuoco, perché uscire dalla porta, scendere in strada per fare la spesa o una passeggiata, per recarsi a lavorare o a scuola, a Taranto è di giorno in giorno sempre più pericoloso. Da un lato un inquinamento ambientale senza pari, che si evidenzia ancor di più in tutta la sua drammaticità con il wind day, dall’altro una delinquenza dilagante, che vede aumentare i reati ad ogni ora del giorno e della notte. Taranto è in guerra contro chi l’ha amministrata e chi l’ha amministra, contro uno Stato che si trincera dietro al nodo Ilva e che non pensa al vero rilancio dell’economia cittadina. Il ritrovamento di un mitragliatore, di un fucile e di una pistola dietro ad un cespuglio del rione Tamburi, la dice lunga sul clima di violenza al quale gli abitanti sono sottoposti. Più rapine, più armi, più abusivismo, una situazione alla quale serve una risposta ferma, senza più perdere tempo. A Taranto le forze dell’ordine devono essere di più e più visibili, in città le regole devono essere fatte rispettare, ad ogni livello. Parallelamente è necessario intervenire su un tessuto sociale ed economico totalmente devastato e degradato, che lascia ampio spazio all’opera della malavita”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo del Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.