Taranto, "Rilancio solo a parole, dopo i riti della Settimana Santa tornerà l'oblio"
BARI - “Nemmeno un francobollo celebrativo per Taranto, ad omaggiare i riti della settimana santa, appuntamento della tradizione che porta in città migliaia di persone ogni anno. Come pensare che un governo (allora era quello di Matteo Renzi), che non riesce a sdoganare un francobollo possa intervenire energicamente e concretamente sul rilancio di una città?”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
“Il gap esistente tra la realtà e l’agognata normalità è giorno dopo giorno più ampio. Lo sforzo per colmarlo dovrebbe coinvolgere tutti, lo Stato, la Regione, le autorità locali – prosegue Labriola –. Ma Taranto rimane sempre e solo sinonimo di Ilva, di un’azienda che alimenta speranze e malattie. I nodi del capoluogo ionico si chiamano inquinamento industriale, degrado, mancanza di sicurezza, abusivismo commerciale, criminalità, immigrazione fuori controllo, solo per citarne alcuni. Temi sui quali è sino ad oggi mancato un approccio serio e fattivo. Urge invertire la marcia”.
“Il gap esistente tra la realtà e l’agognata normalità è giorno dopo giorno più ampio. Lo sforzo per colmarlo dovrebbe coinvolgere tutti, lo Stato, la Regione, le autorità locali – prosegue Labriola –. Ma Taranto rimane sempre e solo sinonimo di Ilva, di un’azienda che alimenta speranze e malattie. I nodi del capoluogo ionico si chiamano inquinamento industriale, degrado, mancanza di sicurezza, abusivismo commerciale, criminalità, immigrazione fuori controllo, solo per citarne alcuni. Temi sui quali è sino ad oggi mancato un approccio serio e fattivo. Urge invertire la marcia”.