di DONATO FORENZA - Presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci, si è tenuto un Seminario afferente temi di notevole rilevanza sociale dal titolo “Metodi alternativi di composizione dei conflitti e coesione sociale: per una giustizia sostenibile”. Sono intervenuti con relazioni: - l’avv. Giuseppe Tiracorrendo, Segretario Generale Associazione “Conciliatore Bancario Finanziario” di Roma; - il dott. Filiberto Morelli, Responsabile della Segreteria Tecnica del Collegio di Bari dell’Arbitro Bancario Finanziario presso la Banca d’Italia; e la docente sociologa Fulvia D’Elia.
La manifestazione è stata organizzata dal Rotary Club Bari Castello con la collaborazione dei cinque Rotary Club Metropolitani.
Nel Seminario è stata trattata la nuova potenzialità di un sistema in crescente evoluzione, in cui una flessibile cultura dei conflitti permette nuovi iter di condivisione, in grado di creare coesione sociale L’evento ha registrato un riscontro positivo per la peculiarità dei temi analizzati accuratamente dagli illustri relatori. Sono stati evidenziati alcuni diversi metodi utili per facilitare la composizione di conflitti, anche in situazioni di forte antitesi, caratterizzate da varie tipologie, sia tra privati, sia tra enti.
Sono state, inoltre, illustrate, con efficace sintesi sistemica, le linee risolutorie interconnesse con la coesione sociale, per implementare una giustizia sostenibile, con la reale possibilità di contenere lunghi intervalli temporali, e sovente anche di ridurre onerose e dispendiose procedure. Nell’ambito di una nuova percezione della “Giustizia sostenibile” in relazione alla composizione dei conflitti e per un ausilio alla coesione sociale, l’incontro ha presentato rilevanza sociale e nuovi aspetti procedimentali per dirimere preventivamente anche conflitti complessi.
Mediante attenta analisi epistemologica e capacità ermeneutica sono stati evidenziati differenti fattori cronologici e talvolta alternativi che possono delineare sistemicamente la composizione dei vari elementi di contrapposizione dei fatti e delle cause della litigiosità tra opposti interessi.
Nel Seminario è stata trattata la nuova potenzialità di un sistema in crescente evoluzione, in cui una flessibile cultura dei conflitti permette nuovi iter di condivisione, in grado di creare coesione sociale L’evento ha registrato un riscontro positivo per la peculiarità dei temi analizzati accuratamente dagli illustri relatori. Sono stati evidenziati alcuni diversi metodi utili per facilitare la composizione di conflitti, anche in situazioni di forte antitesi, caratterizzate da varie tipologie, sia tra privati, sia tra enti.
Sono state, inoltre, illustrate, con efficace sintesi sistemica, le linee risolutorie interconnesse con la coesione sociale, per implementare una giustizia sostenibile, con la reale possibilità di contenere lunghi intervalli temporali, e sovente anche di ridurre onerose e dispendiose procedure. Nell’ambito di una nuova percezione della “Giustizia sostenibile” in relazione alla composizione dei conflitti e per un ausilio alla coesione sociale, l’incontro ha presentato rilevanza sociale e nuovi aspetti procedimentali per dirimere preventivamente anche conflitti complessi.
Mediante attenta analisi epistemologica e capacità ermeneutica sono stati evidenziati differenti fattori cronologici e talvolta alternativi che possono delineare sistemicamente la composizione dei vari elementi di contrapposizione dei fatti e delle cause della litigiosità tra opposti interessi.
Bene
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