BRINDISI - Cinque funzionari sono stati arrestati per presunte tangenti dagli agenti della Guardia di finanza di Brindisi in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per corruzione nell'ambito di appalti per lavori eseguiti alla centrale Enel Federico II di Brindisi.
I 5 arrestati, uno in carcere e 4 ai domiciliari, sono dipendenti e funzionari della società elettrica. L'inchiesta, coordinata dai pm Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio, riguarda presunte dazioni di denaro e altre utilità in cambio di appalti.
ENEL: "PARTE DA NOSTRA DENUNCIA, CONFIDIAMO OPERATO MAGISTRATURA" - In relazione agli arresti di questa mattina di alcuni dipendenti di Brindisi, Enel evidenzia che l'indagine della Procura della Repubblica trae origine dalla denuncia presentata dalla stessa società nel mese di gennaio.
Enel , durante questo periodo, ha costantemente fornito alla Procura della Repubblica ogni elemento utile per fare piena chiarezza sull'intera vicenda.
L'azienda ha peraltro adottato i provvedimenti disciplinari, incluso il licenziamento, nei confronti dei dipendenti per i quali attraverso le verifiche interne erano stati già individuati elementi di responsabilità.
Enel confida nell'operato della magistratura e ribadisce la propria collaborazione al prosieguo delle indagini.
I 5 arrestati, uno in carcere e 4 ai domiciliari, sono dipendenti e funzionari della società elettrica. L'inchiesta, coordinata dai pm Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio, riguarda presunte dazioni di denaro e altre utilità in cambio di appalti.
ENEL: "PARTE DA NOSTRA DENUNCIA, CONFIDIAMO OPERATO MAGISTRATURA" - In relazione agli arresti di questa mattina di alcuni dipendenti di Brindisi, Enel evidenzia che l'indagine della Procura della Repubblica trae origine dalla denuncia presentata dalla stessa società nel mese di gennaio.
Enel , durante questo periodo, ha costantemente fornito alla Procura della Repubblica ogni elemento utile per fare piena chiarezza sull'intera vicenda.
L'azienda ha peraltro adottato i provvedimenti disciplinari, incluso il licenziamento, nei confronti dei dipendenti per i quali attraverso le verifiche interne erano stati già individuati elementi di responsabilità.
Enel confida nell'operato della magistratura e ribadisce la propria collaborazione al prosieguo delle indagini.