LECCE - Un aggressore in fuga, una vittima in rianimazione. Questo il risultato dell'ennesima rissa tra immigrati consumatasi ieri sera a Lecce nella zona della stazione, a distanza di pochi giorni da un altro episodio solo per un caso meno grave. Ancora una volta, quindi, quel pezzo di città si conferma teatro di fenomeni di illegalità, degrado e inciviltà, che hanno prodotto un livello di insicurezza e intollerabilità incompatibile con una civile convivenza urbana. Peraltro, in contraddizione con altre, più felici zone della città dove invece sicurezza e legalità sono invece fortunatamente la regola. Forze dell'ordine e polizia locale hanno svolto in questi anni un lavoro encomiabile che ha prodotto risultati importanti, ma è chiaro che questa escalation necessita di un’azione più rigorosa in termini di prevenzione e di contrasto, prima che la situazione superi il punto di non ritorno. Un rafforzamento dei controlli non solo sotto il profilo dell’ordine pubblico ma anche di carattere amministrativo e igienico-sanitario presso gli esercizi pubblici al pari di quanto accade in altre zone di Lecce, potrebbe servire a chiarire le idee a chi immagina che a Lecce possa esistere un’enclave dell’extralegalità. Così Erio Congedo, consigliere regionale di Fratelli d'Italia.