Innanzitutto - prosegue Romandini - invito a diffidare di chi si accapiglia per attribuirsi i meriti di questi attracchi e di chi ne parla utilizzando la lente distorta della propaganda elettorale. I cittadini e gli elettori vanno informati senza alimentare illusioni e aspettative che servono solo a far passare in secondo piano il disastro causato dai partiti e dai movimenti che hanno governato la città . Gli stessi partiti e movimenti che ora tentano di riciclarsi con qualche sedicente volto nuovo e qualche (furba?) operazione di marketing.
L'arrivo delle navi da crociera va salutato positivamente. E' un segnale importante per una città circondata dal mare, ma che ha fatto di tutto per tenere nascosta questa sua peculiarità . Il mare è sicuramente una risorsa, un tratto identitario di cui Taranto deve riappropriarsi. Il mare è un tassello importante, non l'unico per fortuna, della più ampia vocazione turistica che va costruita, sostenuta e promossa.
In questo contesto generale, - spiega Romandini - l'arrivo delle navi da crociera costituisce un primo segnale, ma non sufficiente per parlare di svolta, né di evento storico. Non è con l'enfasi che si cambiano le sorti della città . Da maggio a ottobre di quest'anno saranno effettuate sette toccate nel porto di Taranto. La durata di ogni sosta è di cinque ore. Come dicevo in apertura, la Thomson Spirit può trasportare fino a 1400 passeggeri. Non tutti scenderanno dalla nave e non tutti resteranno a Taranto. Il tour operator, infatti, propone una serie di visite guidate con possibilità di raggiungere anche Alberobello e Ostuni. Nulla di cui meravigliarsi, queste sono le normali dinamiche del turismo.
Mi chiedo, però, quanti dei 1400 passeggeri (ammesso che la nave sia tutta esaurita) resteranno a Taranto? Quanto spenderanno? Quanto concretamente lasceranno sul territorio? Sia chiaro: è importante vedere Taranto inserita nel circuito delle crociere nel Mediterraneo. Ma bisogna raccontarla tutta. Thomson Cruises arriva nel capoluogo ionico dopo aver lasciato Crotone ed è un operatore meno noto di quelli che operano a Bari e Brindisi. Come si dice: tutti i grandi viaggi iniziano con un piccolo passo. Ma guai a celebrare l'arrivo delle navi da crociera come l'evento del secolo.
Il turismo non si improvvisa. E' un'attività che va costruita con fatica, anno dopo anno, sul duplice binario: promozione del territorio e miglioramento della qualità della vita. Chi vorrebbe visitare una casa sporca e poco accogliente? Il cammino, quindi, è ancora lungo. E' positivo averlo cominciato, ma per mettersi al passo degli altri ora Taranto deve correre e scegliere persone competenti, che conoscono la macchina amministrativa e sappiano farla funzionare da subito, senza esitazioni o false partenze.
Mettiamo da parte le fanfare e i toni trionfalistici. Se ci sono bravi agenti marittimi che hanno portato a Taranto le navi da crociera, la città non dovrebbe privarsene. Ad ognuno il suo lavoro. Abbiamo visto di cosa è stato capace un bravo medico, conclude.