ROMA – “Cambiare idea su una tassa cambiata da pochi mesi non è una buona idea”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al suo arrivo all’Eurogruppo, in merito alla raccomandazione della Commissione europea di reintrodurre l’Imu sulla prima casa, a carico delle famiglie ad alto reddito.
L’Ue ha rilanciato questa richiesta nel pacchetto di primavera presentato oggi dove peraltro ha deciso di non aprire procedure di infrazione a carico dell’Italia, né per quanto riguarda il bilancio 2017, a seguito delle misure di correzione raccomandate ed adottate, né per quanto riguarda gli squilibri macroeconomici eccessivi.
“Il pacchetto – si legge – fa seguito al pacchetto d’inverno del semestre europeo di febbraio e tiene conto delle conclusioni in esso contenute, anche per quanto concerne la procedura per gli squilibri macroeconomici. Riguardo a Cipro, all’Italia e al Portogallo, che presentavano squilibri macroeconomici eccessivi, la Commissione ha concluso che non vi sono dati analitici che giustifichino il passaggio alla fase successiva della procedura, a condizione che i tre paesi attuino pienamente le riforme indicate nelle rispettive raccomandazioni specifiche per paese”.
In merito all’attuale dinamica dei conti pubblici della Penisola, “la Commissione conferma che sono state adottate le ulteriori misure di bilancio richieste per il 2017, e che pertanto in questa fase non sono ritenuti necessari interventi supplementari per garantire la conformità con il criterio del debito”. La Commissione ha inoltre raccomandato all’Italia di reintrodurre l’Imu sulla prima casa, ma unicamente “a carico delle famiglie a reddito elevato”. Una raccomandazione che “forse è specifica ma non nuova”, ha dichiarato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, nella conferenza stampa di presentazione.
“Avevamo già espresso riserve nel 2016, in base a simulazioni che dimostravano che il beneficio di questa abolizione (l’Imu sulla prima casa) andava soprattutto ai redditi più alti”.
L’Ue ha rilanciato questa richiesta nel pacchetto di primavera presentato oggi dove peraltro ha deciso di non aprire procedure di infrazione a carico dell’Italia, né per quanto riguarda il bilancio 2017, a seguito delle misure di correzione raccomandate ed adottate, né per quanto riguarda gli squilibri macroeconomici eccessivi.
“Il pacchetto – si legge – fa seguito al pacchetto d’inverno del semestre europeo di febbraio e tiene conto delle conclusioni in esso contenute, anche per quanto concerne la procedura per gli squilibri macroeconomici. Riguardo a Cipro, all’Italia e al Portogallo, che presentavano squilibri macroeconomici eccessivi, la Commissione ha concluso che non vi sono dati analitici che giustifichino il passaggio alla fase successiva della procedura, a condizione che i tre paesi attuino pienamente le riforme indicate nelle rispettive raccomandazioni specifiche per paese”.
In merito all’attuale dinamica dei conti pubblici della Penisola, “la Commissione conferma che sono state adottate le ulteriori misure di bilancio richieste per il 2017, e che pertanto in questa fase non sono ritenuti necessari interventi supplementari per garantire la conformità con il criterio del debito”. La Commissione ha inoltre raccomandato all’Italia di reintrodurre l’Imu sulla prima casa, ma unicamente “a carico delle famiglie a reddito elevato”. Una raccomandazione che “forse è specifica ma non nuova”, ha dichiarato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, nella conferenza stampa di presentazione.
“Avevamo già espresso riserve nel 2016, in base a simulazioni che dimostravano che il beneficio di questa abolizione (l’Imu sulla prima casa) andava soprattutto ai redditi più alti”.
FITTO: "DA COMMISSIONE UE RICETTA PER AFFOSSARE DEFINITIVAMENTE ITALIA" - Dichiarazione di Raffaele Fitto, leader Direzione Italia. "Dalla Commissione Ue viene la "ricetta" per l'affossamento definitivo dell'Italia. Ripristino Imu, sforzo fiscale "sostanziale", altre tasse su immobili, aumento IVA sono l'opposto di ciò che va fatto, dichiara Fitto.
L'Italia - invece - deve abbattere tasse, spesa e debito. Non - come ci viene chiesto - aumentare le tasse per strangolare famiglie e imprese, e quindi mantenere la stessa spesa allegra.
Male l'Ue, quindi. Ma male anche i nostri governi che si sono solo accontentati di trattative sugli "zero virgola".
Occorre invece una rinegoziazione di regole e trattati UE, e un forte taglio di tasse e spesa pubblica a casa nostra", conclude Fitto.
L'Italia - invece - deve abbattere tasse, spesa e debito. Non - come ci viene chiesto - aumentare le tasse per strangolare famiglie e imprese, e quindi mantenere la stessa spesa allegra.
Male l'Ue, quindi. Ma male anche i nostri governi che si sono solo accontentati di trattative sugli "zero virgola".
Occorre invece una rinegoziazione di regole e trattati UE, e un forte taglio di tasse e spesa pubblica a casa nostra", conclude Fitto.