Puglia, approvata legge su coltivazione canapa per scopi produttivi ed ambientali

BARI - Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge di promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi ed ambientali, il cui primo firmatario è il consigliere regionale del M5S Cristian Casili.

Il provvedimento approvato ha assorbito alcune parti della proposta di legge presentata da Gianni Liviano (EsP) ed altri, che mirava a creare una filiera agro-industriale regionale per l’avvio della produzione della canapa ed ha recepito gli emendamenti proposti dal governo regionale.

Con la legge si intende promuovere la coltivazione e la trasformazione della canapa nel territorio pugliese e la sua successiva commercializzazione, come coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, della desertificazione e della perdita di biodiversità.

Ogni intervento previsto è destinato esclusivamente alla canapa (Cannabis sativa) con un contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) inferiore allo 0,2% e comunque non superiore allo 0,6% coltivata secondo le pratiche dell’agricoltura biologica e integrata. Pertanto, è esclusa la coltivazione della cannabis sativa per qualsiasi attività finalizzata alla produzione ed estrazione di sostanze stupefacenti ad uso farmaceutico.

Gli interventi che possono essere finanziati con i contributi messi a disposizione dalla Regione, riguardano le attività di ricerca per l’individuazione delle varietà di canapa più idonee alla coltivazione nel territorio regionale; le attività di coltivazione, raccolta, movimentazione, stoccaggio e realizzazione di impianti per la lavorazione, trasformazione al fine di creare delle filiere produttive dedicate alla coltivazione della canapa; l’impiego della canapa nei settori della bioedilizia, alimentare e farmacologico; la coltivazione della canapa a fini depurativi con particolare riferimento alla bonifica dei terreni inquinati; l’elaborazione di progetti specifici per la formazione di operatori specializzati nella coltivazione.

I soggetti beneficiari dei contributi previsti per la realizzazione degli interventi specificati sono le aziende agricole, cooperative agricole e consorzi, associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi di legge, imprese, società e associazioni costituite tra imprenditori del settore agricolo, industriale, alimentare ed ambientale, dipartimenti universitari, istituti scolastici o altri enti pubblici e privati di istruzione e ricerca, associazioni di promozione sociale iscritte nel registro che abbiano come obiettivo statutario quello di svolgere attività di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e naturale, anche mediante attività di ricerca.

Sono disciplinati i criteri per la concessione dei contributi ed è individuato l’ordine di priorità per gli interventi. Sono previsti i controlli e le sanzioni, per i quali si applica quanto previsto dalla legge nazionale relativa alla promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. La Regione, d’intesa con il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, è tenuta ad acquisire annualmente i dati relativi ai controlli effettuati.

I contribuiti previsti dalla proposta di legge saranno concessi nel rispetto della normativa comunitaria.

La legge prevede una dotazione finanziaria, finalizzata al perseguimento degli obiettivi prefissi, relativa al triennio 2017-2019 per una spesa complessiva di un milione e 500mila euro. Per l’anno 2017 si stanziano 100mila euro, ma per gli esercizi finanziari successivi (600mila euro per il 2018 e 800mila euro per il 2019) si provvederà con le risorse stanziate in fase di bilancio di previsione.