BARI - “In questi giorni abbiamo ricevuto copia del rapporto annuale che il Centro di Coordinamento RAEE – Rifiuti Apparecchiature Elettriche e Elettroniche - a livello nazionale stila in relazione alla raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; dopo il +5% registrato nel 2015, lo scorso anno la Puglia ha incrementato di un ulteriore 16% raccolta e corretta gestione di filiera di questi rifiuti”.
A comunicarlo l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola.
“I quasi 10mln di kg di RAEE raccolti nella nostra regione, tuttavia, non ci schiodano dalla coda della classifica nazionale in termini di media per abitante ma i segnali positivi che arrivano dalla provincia di Lecce (valore assoluto di raccolta più alto della Regione) e da Brindisi (quota per abitante più alta) fanno ben sperare rispetto a situazioni meno performanti. Il settore – spiega Santorsola – si va strutturando e il numero di centri cresce sebbene i 4 punti ogni 100mila abitanti siano ancora al di sotto della media nazionale (che è di 7)”.
“Nella nostra regione i punti dove è possibile conferire i rifiuti RAEE sono 165 (dai 123 del precedente rapporto). La vicinanza al cittadino, il supporto delle reti vendite che, ottemperando alle norme, raccolgono l’usato, sono un esempio virtuoso di come il tema della gestione di queste problematiche sia una responsabilità diffusa dei diversi attori di filiera. Il segno positivo davanti ad alcune percentuali, tuttavia, è solo un punto di partenza – conclude Santorsola – su cui lavorare per giungere a risultati sempre più significativi”.
A comunicarlo l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola.
“I quasi 10mln di kg di RAEE raccolti nella nostra regione, tuttavia, non ci schiodano dalla coda della classifica nazionale in termini di media per abitante ma i segnali positivi che arrivano dalla provincia di Lecce (valore assoluto di raccolta più alto della Regione) e da Brindisi (quota per abitante più alta) fanno ben sperare rispetto a situazioni meno performanti. Il settore – spiega Santorsola – si va strutturando e il numero di centri cresce sebbene i 4 punti ogni 100mila abitanti siano ancora al di sotto della media nazionale (che è di 7)”.
“Nella nostra regione i punti dove è possibile conferire i rifiuti RAEE sono 165 (dai 123 del precedente rapporto). La vicinanza al cittadino, il supporto delle reti vendite che, ottemperando alle norme, raccolgono l’usato, sono un esempio virtuoso di come il tema della gestione di queste problematiche sia una responsabilità diffusa dei diversi attori di filiera. Il segno positivo davanti ad alcune percentuali, tuttavia, è solo un punto di partenza – conclude Santorsola – su cui lavorare per giungere a risultati sempre più significativi”.