SERIE A. L’Inter abbandonata dai suoi tifosi

di LUIGI LAGUARAGNELLA - Non fa più notizia la sconfitta dell’Inter. Il tracollo in casa contro il Sassuolo con la doppietta di Iannello è un’altra dimostrazione della confusione che regna soprattutto nello spogliatoio. I nerazzurri, privi di obiettivi stagionali, tutti falliti e privi dell’esonerato Pioli, con cui grazie ad un periodo di vittorie, si è sperato di raggiungere piazzamenti europei, si può ben dire, che ancora una volta, non sono scesi in campo. Ormai perdono ogni partita da oltre un mese e meraviglia questa eccessiva involuzione di risultati e prestazioni. Come se gran parte della squadra avesse staccato la spina con la stagione 2016-2017.

Lo si nota dalla facilità con cui gli avversari battono Handanovic, dalla scarsa concentrazione mentale e fisica dei calciatori dell’Inter, della lorosuperificialità. Non si spiegherebbero in altro modo questi tracolli. La sconfitta in casa per 2-1 (rete della bandiera di Eder) è anche frutto di continue scelte di cambiamento. Sulla panchina adesso c’è Vecchi che accompagnerà la squadra fino al termine del campionato, ma cambiamenti, errori o rivoluzioni in corso a parte, la sensazione è che, seppur con diversi gradi di responsabilità, molti giocatori non sembrano in grado di essere all’altezza dell’Inter o probabilmente sono professionisti sopravvalutati.

La notizia, quindi, non è la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo di Di Francesco, ma la protesta della curva a suon di striscioni e, approfittando del lunch match delle 12.30, i tifosi del secondo anello verde, hanno abbandonato anzitempo gli spalti “andando a pranzare” delusi dall’atteggiamento dei loro beniamini. Per la curva responsabilità principali sono da attribuire ai calciatori poi alla società per le decisioni e lo spreco di milioni di euro. Parole e cori di stima, invece, per Pioli.