Vertenza Porsche, M5S: "I responsabili del gruppo tedesco in Puglia per capire cosa accade. Grave silenzio sindacati"

NARDO' - “Dopo le proteste dei 15 lavoratori del circuito di Nardò  di proprietà della Porsche Engineering licenziati dall’azienda dopo 20 anni di precariato, è stato finalmente raggiunto un primo risultato. Per domani mattina lunedì 8 maggio è prevista una nuova manifestazione all’ingresso della pista mentre i responsabili del gruppo tedesco verranno infatti  in Puglia  nei prossimi giorni  per capire cosa stia succedendo e soprattutto perché questi 15 lavoratori vengano discriminati mentre altri sono periodicamente  assunti”. Lo annunciano i consiglieri del M5S Antonio Trevisi e Cristian Casili, da mesi al fianco di questi lavoratori nella battaglia per veder riconosciuti i loro diritti.

“È evidente che l'azienda non vuole correre il rischio di sporcare la sua immagine cercherà di  trovare un definitivo accordo che plachi la disperazione di quindici famiglie - spiegano i pentastellati - la situazione va risolta nel minor tempo possibile, perchè alcuni operai hanno iniziato lo sciopero della fame, mettendo anche a rischio la loro salute”.

Casili e Trevisi si chiedono anche perchè in questi anni i sindacati confederali non abbiano denunciato i problemi della pista di Nardò e non si siano  battuti affinchè tutti gli operai avessero lo stesso trattamento. Il tutto a fronte di milioni di euro di finanziamenti regionali di cui il gruppo ha beneficiato.

“Il 21 marzo scorso - dichiarano i cinquestelle- a fronte dell'ennesima provocatoria proposta della Porsche, solo i COBAS si sono opposti insieme ai lavoratori delegati di tutte le organizzazioni sindacali, mentre i confederali accettavano passivamente, scaricando e smentendo i propri stessi delegati.  vorremmo sapere - concludono - come mai CGIL, CISL e UIL non hanno mai denunciato i problemi salariali, di sicurezza e la chiara interposizione di manodopera alla dichiarazione di crisi della pista di Nardò mentre gli stessi lavoratori venivano estromessi dall'ambito lavorativo”.