Bari, la festività di San Giovanni e le altre feste alla masseria 'Sciuscio' di Sammichele
di VITTORIO POLITO - Il prossimo 24 giugno, alle ore 20, presso la Masseria Agriturismo “Sciuscio” di Sammichele di Bari, il prof. Pietro Sisto, docente di letteratura italiana nell’Università di Bari, illustrerà significato e ruolo ricoperto dalle feste nella società tradizionale e in quella odierna, esaminate non solo come beni culturali da conoscere e tutelare, ma anche come testimonianze della transizione dal mondo pagano a quello cristiano e cattolico. In particolare la festa di San Giovanni che è la notte più bella e lunga dell’anno, dove il profano di una celebrazione antica, si fonde con l’intensa religiosità di una tradizione millenaria.
Il prof. Rizzi, docente di lettere, illustrerà i piatti tradizionali della cucina pugliese che per questa ricorrenza diventano un tripudio di colori e sapori.
A seguire una cena che rispecchierà la cucina delle feste e soprattutto il connubio tra devozione e festa di strada: in cui all’aperto si potrà respirare la notte, le stelle, l’aria dell’estate e gustare piatti semplici, preparati con prodotti tipici della terra ricchi di sapori e profumi.
È “regola” che in ogni angolo d’Italia si organizzano nel corso dell’anno feste e sagre di ogni genere: manifestazioni che danno, sotto certi aspetti, una identità al nostro Paese e alle nostre comunità. Al di fuori delle festività di carattere liturgico, sono molteplici soprattutto le feste fuori del precetto e mi riferisco a quelle relative al Santo Patrono, alla Madonna, ai riti della Settimana Santa.
Dette festività sono tra le principali occasioni in cui la devozione popolare non è da considerare “altra” devozione, ma una integrazione necessaria e irrinunciabile alla liturgia, come si legge in alcuni documenti del Concilio Vaticano II (SC 12-13). Ciò anche in considerazione del linguaggio dotto della liturgia ufficiale e del simbolismo non sempre comprensibili dalla mentalità popolare. Tradizione ed innovazione caratterizzano anche la letteratura popolare devozionale, che meglio resiste all’usura del tempo, adattandosi abbastanza bene anche alla evoluzione dei riti.
Le regioni dell’Italia centrale sembrano primeggiare per numero e risonanza nel panorama delle feste, ma anche la Puglia non scherza, probabilmente perché un tempo molto popolate di liberi Comuni, di signorie, di corporazioni municipali e di corti principesche. Anche la produzione artistica (affreschi, dipinti, statue, edicole religiose), ha dato man forte alle tematiche religiose, anche in relazione a un’arte “maggiore” rappresentata dai luoghi di culto.
Infotel e prenotazioni: 338.7279070
Il prof. Rizzi, docente di lettere, illustrerà i piatti tradizionali della cucina pugliese che per questa ricorrenza diventano un tripudio di colori e sapori.
A seguire una cena che rispecchierà la cucina delle feste e soprattutto il connubio tra devozione e festa di strada: in cui all’aperto si potrà respirare la notte, le stelle, l’aria dell’estate e gustare piatti semplici, preparati con prodotti tipici della terra ricchi di sapori e profumi.
È “regola” che in ogni angolo d’Italia si organizzano nel corso dell’anno feste e sagre di ogni genere: manifestazioni che danno, sotto certi aspetti, una identità al nostro Paese e alle nostre comunità. Al di fuori delle festività di carattere liturgico, sono molteplici soprattutto le feste fuori del precetto e mi riferisco a quelle relative al Santo Patrono, alla Madonna, ai riti della Settimana Santa.
Dette festività sono tra le principali occasioni in cui la devozione popolare non è da considerare “altra” devozione, ma una integrazione necessaria e irrinunciabile alla liturgia, come si legge in alcuni documenti del Concilio Vaticano II (SC 12-13). Ciò anche in considerazione del linguaggio dotto della liturgia ufficiale e del simbolismo non sempre comprensibili dalla mentalità popolare. Tradizione ed innovazione caratterizzano anche la letteratura popolare devozionale, che meglio resiste all’usura del tempo, adattandosi abbastanza bene anche alla evoluzione dei riti.
Le regioni dell’Italia centrale sembrano primeggiare per numero e risonanza nel panorama delle feste, ma anche la Puglia non scherza, probabilmente perché un tempo molto popolate di liberi Comuni, di signorie, di corporazioni municipali e di corti principesche. Anche la produzione artistica (affreschi, dipinti, statue, edicole religiose), ha dato man forte alle tematiche religiose, anche in relazione a un’arte “maggiore” rappresentata dai luoghi di culto.
Infotel e prenotazioni: 338.7279070