"Il treno diretto Bari-Roma una vittoria? No, una sconfitta per la Puglia"

BARI - Nota del presidente del gruppo regionale di Alternativa Popolare, Giannicola De Leonardis. “Quando il sindaco di Bari - e presidente nazionale dell’Anci - Antonio Decaro - dichiara De Leonardis - ha sollecitato mesi fa i vertici di Trenitalia per l’implementazione di un collegamento diretto tra il capoluogo di regione e Roma, al mattino presto, sono stato il primo a permettermi di ricordargli che l’esigenza di raggiungere la Capitale in orari comodi - per impegni di varia natura - era sentita anche da Foggia e dal considerevole bacino d’utenza della provincia; e che Foggia era - e dovrebbe essere - ancora da considerarsi una città della Puglia, peraltro non con un aeroporto operativo e con voli diretti quotidiani da e per Roma. Considerazioni elementari ma che non hanno prodotto alcun risultato, né indotto nessuna delle parti interessate e direttamente protagoniste di questa vicenda a un ripensamento".

"Il ruolo di semplice consigliere regionale, purtroppo, - prosegue - non mi permette ulteriori iniziative: ma credo ugualmente di esprimere e rappresentare lo stato d’animo di una intera collettività, meritevole di una considerazione che non riesce a ottenere dalle istituzioni, nel considerare questo nuovo collegamento non una vittoria ma una sconfitta. Una sconfitta della politica, dell’imprenditoria e di una classe dirigente che hanno mostrato ancora una volta una colpevole miopia nel bypassare un territorio considerato un peso e non una risorsa e ancora una volta ignorato, salvo poi ovviamente attirare riflettori e passerelle in base a convenienze ed interessi estemporanei. Una sconfitta che suscita e lascia una profonda amarezza, e allarga quel solco di diffidenza e distacco che sarebbe stato invece opportuno e doveroso ricucire e chiudere, nell’interesse dei cittadini, quelli relegati a un eterno limbo e costretti a subire sulla propria pelle decisioni dalle quali vengono sistematicamente scavalcati e traditi”, conclude De Leonardis.