BARI - “L’apparentamento basato non sui programmi elettorali, ma solo sulle promesse di poltrone (a cominciare da quella di vicesindaco per Delli Noci), ha consentito a Salvemini di superare al ballottaggio il candidato sindaco del centrodestra Giliberti, ma pone un serio problema di governabilità a Lecce, considerato che al centrodestra potrebbero andare 17 seggi su 32. Sappiamo bene tuttavia come per la vecchia politica il passo tra “anatra zoppa” e “salto della quaglia” sia fin troppo breve”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi commentando sconfitta del centrodestra a Lecce, dove sia Silvio Berlusconi che l’ex presidente della Regione Raffaele Fitto, avevano fortemente sponsorizzato la candidatura del giornalista Mauro Giliberti.
“Nei prossimi giorni non mi stupirebbe - continua il consigliere pentastellato - vedere una migrazione di consiglieri eletti nel centrodestra, che dopo aver speso decine di migliaia di euro per la loro campagna elettorale, si sposteranno verso il neosindaco Salvemini, per recuperare il proprio investimento. Quello che è successo a Lecce è emblematico del modo di agire della vecchia politica, pronta a tutto pur di raggiungere il potere e spartirsi le poltrone. In questa campagna elettorale - incalza Trevisi - abbiamo visto di tutto tra scandali legati alla corruzione, soldi elargiti a fiume per pubblicità e/o per pagare i rappresentanti di lista e promesse lanciate nel vuoto senza nessuna speranza di successo Quello che è emerso non è un programma politico da realizzare per il bene della città, solo un’accozzaglia di persone con un unico obiettivo: quello di arrivare al potere. I limiti di tutto questo si vedranno nei prossimi mesi, noi lo vediamo ogni giorno in Regione dove Emiliano pur di essere eletto ha stretto alleanze con chiunque ed oggi non riesce a governare. Tutto ciò è molto lontano dalla nostra visione di politica in cui al primo posto ci sono obiettivi, idee e progetti da portare avanti e non semplici sommatorie di numeri. Noi continueremo a lavorare da opposizione in consiglio comunale per il bene di Lecce. Di sicuro siamo contenti di non far parte di una giunta caratterizzata da tante specie diverse tra anatre zoppe, quaglie e avvoltoi che già ieri circondavano il nuovo sindaco. Purtroppo come da tradizione leccese tra tanti piumati in consiglio comunale gli unici a rimanere spennati alla fine di questa nuova legislatura saranno i cittadini”.
Trevisi rivolge infine una domanda al nuovo sindaco di Lecce, molto vicino al Viceministro Teresa Bellanova: “Cosa pensa Carlo Salvemini su TAP adesso che è diventato il primo cittadino del capoluogo salentino? Si unirà alla battaglia degli altri sindaci salentini per impedire questo scempio?” .
“Nei prossimi giorni non mi stupirebbe - continua il consigliere pentastellato - vedere una migrazione di consiglieri eletti nel centrodestra, che dopo aver speso decine di migliaia di euro per la loro campagna elettorale, si sposteranno verso il neosindaco Salvemini, per recuperare il proprio investimento. Quello che è successo a Lecce è emblematico del modo di agire della vecchia politica, pronta a tutto pur di raggiungere il potere e spartirsi le poltrone. In questa campagna elettorale - incalza Trevisi - abbiamo visto di tutto tra scandali legati alla corruzione, soldi elargiti a fiume per pubblicità e/o per pagare i rappresentanti di lista e promesse lanciate nel vuoto senza nessuna speranza di successo Quello che è emerso non è un programma politico da realizzare per il bene della città, solo un’accozzaglia di persone con un unico obiettivo: quello di arrivare al potere. I limiti di tutto questo si vedranno nei prossimi mesi, noi lo vediamo ogni giorno in Regione dove Emiliano pur di essere eletto ha stretto alleanze con chiunque ed oggi non riesce a governare. Tutto ciò è molto lontano dalla nostra visione di politica in cui al primo posto ci sono obiettivi, idee e progetti da portare avanti e non semplici sommatorie di numeri. Noi continueremo a lavorare da opposizione in consiglio comunale per il bene di Lecce. Di sicuro siamo contenti di non far parte di una giunta caratterizzata da tante specie diverse tra anatre zoppe, quaglie e avvoltoi che già ieri circondavano il nuovo sindaco. Purtroppo come da tradizione leccese tra tanti piumati in consiglio comunale gli unici a rimanere spennati alla fine di questa nuova legislatura saranno i cittadini”.
Trevisi rivolge infine una domanda al nuovo sindaco di Lecce, molto vicino al Viceministro Teresa Bellanova: “Cosa pensa Carlo Salvemini su TAP adesso che è diventato il primo cittadino del capoluogo salentino? Si unirà alla battaglia degli altri sindaci salentini per impedire questo scempio?” .