di MARIO CONTINO - Ricordo che da bambino passavo spesso nei pressi dell'area urbana sulla quale oggi sorge il Parco Tafuro, nel quartiere Leuca, in Lecce. All'epoca frequentavo la scuola media Scipione Ammirato, a pochi metri, e l'intera area poteva considerarsi un esempio perfetto di degrado urbano.
Fortunatamente, nel corso degli anni, qualcosa ha smosso le coscienze collettive ed è stata avviata un'imponente opera di riqualificazione che ha donato a Lecce uno splendido esempio di giardino urbano, con alberi, siepi, panchine, un piccolo ma indispensabile polmone verde nel cuore di una delle città con il più alto tasso di inquinamento d'Italia.
Oggi cosa è Parco Tafuro? Fortunatamente è ancora un gioiello prezioso, ma l'incuria ed il vandalismo rischiano di far precipitare questo sito in una nuova epoca di degrado, perché a quanto pare della natura e della salute sembrerebbe interessare a pochi, il condizionale è d'obbligo.
I bambini, gli anziani, i ragazzi che si recano presso Parco Tafuro per liberarsi dallo stress quotidiano e fare magari un po' di jogging, trovano una situazione di degrado che sembrerebbe peggiorare giorno dopo giorno.
Panchine rotte, alcune addirittura spostate dalla loro sede, abbandonate altrove come vascelli alla deriva, come se il bene pubblico potesse diventare di esclusivo diritto dei pochi deficienti impegnati a distruggere i pochi servizi di cui disponiamo.
Pavimentazione distrutta a tratti, nei quelli le "buche" raggiungono profondità di diversi centimetri. Queste, oltre a raccogliere le foglie secche, rendendo la vista poco gradevole, rappresentano un serio pericolo sia per i bambini che muovono le prime pedalate sulle biciclette, sia per gli anziani con deambulazione ridotta, costretti all'utilizzo di supporti come stampelle, girelli ed affini.
Muri imbrattati, bottiglie di birra e cartacce ovunque, perché ovviamente i pali in ferro sui quali dovrebbero essere ubicati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, sono privi dei contenitori (come dimostrato dalle foto).
Erbacce ed oggetti quali: transenne in ferro, blocchi di pietra, caschi ed altra spazzatura abbandonata qua e là fanno si che uno dei luoghi più belli della città , un esempio di riqualificazione meglio riuscita, diventi l'ennesimo caso di abbandono e menefreghismo verso luoghi periferici.
Certo oggi, in periodo elettorale, molti dei nostri politici affollano le periferie promettendo miracoli e magie, a noi basta solo un po' di attenzione, che non chiediamo, che pretendiamo nel nostro pieno diritto di cittadini leccesi.