Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere transnazionale finalizzata all'acquisto, importazione, trasporto, detenzione, distribuzione, vendita e cessione di ingenti quantitativi di marijuana proveniente dall'Albania. Gli investigatori hanno accertato che le metodologie utilizzate dai trafficanti italiani erano del tutto analoghe a quelle attuate un tempo dalle organizzazioni contrabbandiere per approvvigionarsi le sigarette e stoccare i carichi di tabacchi nel territorio nazionale.
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