di NICOLA ZUCCARO - Cantautore e clarinettista (specializzazioni che gli valsero il secondo posto al Festival di Sanremo del 1986, con il "Clarinetto") conduttore radiofonico (geniale fu l'invenzione e mitica fu la conduzione, assieme al compianto Gianni Boncompagni, di Alto Gradimento, programma cult della radiofonia italiana a cavallo della prima metà degli anni '70), attore, sceneggiatore e regista.
Questa figura poliedrica corrisponde al fresco ottantenne Renzo Arbore. Nato a Foggia il 24 giugno 1937, dopo gli inizi musicali con il jazz e lo swing (generi musicali dei quali rivelò di essere un profondo conoscitore), a seguito del suo trasferimento a Napoli per gli studi universitari, Arbore conobbe il secondo amore musicale, rappresentato dalla canzone napoletana, che lo avvicinò a Roberto Murolo, idolo della sua gioventù.
Questo avvicinamento alla melodia partenopea si rivelò determinante per il suo ingresso nella Tv di Stato, conducendo programmi televisivi altrettanto celebri quali "Cari amici vicini e lontani " per i 60 anni della Radio italiana, l'Altra Domenica e Indietro Tutta. Cult della Tv che si auspica non restino tali ma che costituiscano il punto di ripartenza per Renzo Arbore di cui una Televisione italiana (RAI in primis), negli ultimi tempi un pò povera di idee e di contenuti, ne avrebbe ancora bisogno.
Questa figura poliedrica corrisponde al fresco ottantenne Renzo Arbore. Nato a Foggia il 24 giugno 1937, dopo gli inizi musicali con il jazz e lo swing (generi musicali dei quali rivelò di essere un profondo conoscitore), a seguito del suo trasferimento a Napoli per gli studi universitari, Arbore conobbe il secondo amore musicale, rappresentato dalla canzone napoletana, che lo avvicinò a Roberto Murolo, idolo della sua gioventù.
Questo avvicinamento alla melodia partenopea si rivelò determinante per il suo ingresso nella Tv di Stato, conducendo programmi televisivi altrettanto celebri quali "Cari amici vicini e lontani " per i 60 anni della Radio italiana, l'Altra Domenica e Indietro Tutta. Cult della Tv che si auspica non restino tali ma che costituiscano il punto di ripartenza per Renzo Arbore di cui una Televisione italiana (RAI in primis), negli ultimi tempi un pò povera di idee e di contenuti, ne avrebbe ancora bisogno.