Sfratti in Puglia: Sicet Cisl, "un bollettino di guerra"
BARI - “Sono 6401 le richieste di sfratti esecutivi (Taranto esclusa) registrati in Puglia nel 2016, 1644 già eseguiti, con un incremento del 2,94% rispetto all’anno precedente. Ogni 12 mesi è un bollettino di guerra”. Il segretario generale del Sicet Cisl Puglia, Paolo Cicerone, esprime la sua preoccupazione per l’andamento negativo dei dati forniti annualmente dall’Ufficio statistico del Ministero degli Interni.
“La situazione peggiore – sottolinea il responsabile regionale del Sindacato Inquilini Casa e Territorio – si riscontra nella provincia di Lecce con 2081 sfratti per morosità, quasi un terzo del totale regionale; segue la Bat con 1319 e la provincia di Bari con 1292. La Capitanata ha registrato un incremento forte degli sfratti rispetto allo scorso anno, da 778 a 1033; mentre Brindisi conta 676 sfratti. Per la provincia di Taranto il Ministero fornisce un dato non definitivo pur segnalando 866 sfratti per morosità”. Per il Sicet Cisl si tratta di cifre impressionanti se si associano alle famiglie che rischiano di rimanere senza un tetto nonostante le riforme dell’Edilizia pubblica. “Per fronteggiare questa emergenza – conclude Cicerone – è necessario che il Governo predisponga un piano di edilizia pubblica degno di questo nome e torni a finanziare il Fondo sostegno affitti, entrambe misure finalizzate ad arrestare l’andata di sfratti che incide sulla vita di migliaia di famiglie”.
“La situazione peggiore – sottolinea il responsabile regionale del Sindacato Inquilini Casa e Territorio – si riscontra nella provincia di Lecce con 2081 sfratti per morosità, quasi un terzo del totale regionale; segue la Bat con 1319 e la provincia di Bari con 1292. La Capitanata ha registrato un incremento forte degli sfratti rispetto allo scorso anno, da 778 a 1033; mentre Brindisi conta 676 sfratti. Per la provincia di Taranto il Ministero fornisce un dato non definitivo pur segnalando 866 sfratti per morosità”. Per il Sicet Cisl si tratta di cifre impressionanti se si associano alle famiglie che rischiano di rimanere senza un tetto nonostante le riforme dell’Edilizia pubblica. “Per fronteggiare questa emergenza – conclude Cicerone – è necessario che il Governo predisponga un piano di edilizia pubblica degno di questo nome e torni a finanziare il Fondo sostegno affitti, entrambe misure finalizzate ad arrestare l’andata di sfratti che incide sulla vita di migliaia di famiglie”.