BARLETTA - Sarà il Premio Horowitz, Lorenzo Di Bella, ad inaugurare mercoledì 12 luglio l’undicesima edizione del Barletta Piano Festival, cinque concerti sino al 16 luglio, a Palazzo della Marra, con i migliori talenti della scena internazionale, in alcuni casi vincitori di prestigiosi concorsi.
Da quest’anno inserito nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, comprendente cinque realtà operanti in Puglia da molti anni (oltre ottanta i concerti previsti nell’arco del 2017), il festival diretto da Pasquale Iannone e organizzato dagli Amici della Musica «Mauro Giuliani» con il sostegno di Regione Puglia e Comune di Barletta, ritorna con una prima parte di programmazione per accendere ancora una volta i riflettori sul pianoforte e i suoi interpreti, affermati ma anche in grande ascesa, confermandosi manifestazione-talent scout.
Musiche di Scarlatti, Schumann, Liszt e Chopin sono previste per il recital inaugurale di Lorenzo Di Bella, pianista dalla «forte personalità artistica con una gran voglia di parlare al pubblico», come ha detto di lui il suo maestro Lazar Berman. Di Bella è stato, tra l’altro, l’unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’ex Unione Sovietica, lo Horowitz di Kiev, per l’appunto. Affermazione che nel 2005 gli ha spalancato le porte per una carriera internazionale.
Porte che si sono recentemente aperte anche per Giulio De Padova, fresco vincitore del Premio Bengalli. De Padova sarà di scena a Barletta il 13 luglio con un programma che spazia da Bach e Haydn a Busoni e Rachmaninov, autore quest’ultimo nella cui interpretazione si è guadagnato lo «Special Price» al Golden Award of Music di New York.
Una brillante attività internazionale contraddistingue anche la carriera concertistica della kazaka Oxana Shevchenko, nel 2010 Primo Premio allo Scottish International Piano Competition, trionfo tra i più importanti tra quelli sinora ottenuti in giro per il mondo. L’ultima vittoria risale all’Orbetello International Piano Competition, nel 2017, frutto anche della preparazione affrontata negli ultimi due anni, all’Accademia Santa Cecilia di Roma, con il grande pianista pugliese Benedetto Lupo. Oxana Shevchenko suonerà il 14 luglio un programma interamante russo dedicato a Caikovksij, Rachmaninov, Stravinskij e Alexander Rosenblatt.
Il festival proseguirà il 15 luglio con l’esecuzione a quattro mani delle ventuno Danze ungheresi di Brahms firmate con «vero slancio gitano» da Sergio Marchegiani eMarco Schiavo, che del ciclo hanno inciso un cd di prossima pubblicazione. Sul mercato discografico hanno, invece, debuttato nel segno di Schubert, nel 2014, con una registrazione per la Decca, etichetta prestigiosa quanto le orchestre e le sale da concerto incontrate in dieci anni di attività in duo, dalla Carnegie Hall ai Berliner Symphoniker, dalla Konzerthaus di Berlino alla New York Symphony Orchestra.
Chiusura il 16 luglio con uno degli astri nascenti del pianismo pugliese, Giorgio Trione Bartoli. Ventuno anni, di Trani, allievo di Pasquale Iannone, a Barletta si esibisce in attesa della finale del famoso Concorso Busoni, dove in quasi settant’anni di attività sono esplosi i talenti di Alfred Brendel, Maurizio Pollini, Martha Argerich e Roberto Cappello, giusto per citare qualche nome. E sarà proprio Busoni ad essere celebrato in questo recital comprendente musiche di Rachmaninov, Liszt e Ravel.
I concerti avranno inizio tutti alle ore 21. Biglietti singolo concerto 5 euro, abbonamento all’intero festival 10 euro.
Info 347.6194215.
Da quest’anno inserito nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro, comprendente cinque realtà operanti in Puglia da molti anni (oltre ottanta i concerti previsti nell’arco del 2017), il festival diretto da Pasquale Iannone e organizzato dagli Amici della Musica «Mauro Giuliani» con il sostegno di Regione Puglia e Comune di Barletta, ritorna con una prima parte di programmazione per accendere ancora una volta i riflettori sul pianoforte e i suoi interpreti, affermati ma anche in grande ascesa, confermandosi manifestazione-talent scout.
Musiche di Scarlatti, Schumann, Liszt e Chopin sono previste per il recital inaugurale di Lorenzo Di Bella, pianista dalla «forte personalità artistica con una gran voglia di parlare al pubblico», come ha detto di lui il suo maestro Lazar Berman. Di Bella è stato, tra l’altro, l’unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’ex Unione Sovietica, lo Horowitz di Kiev, per l’appunto. Affermazione che nel 2005 gli ha spalancato le porte per una carriera internazionale.
Porte che si sono recentemente aperte anche per Giulio De Padova, fresco vincitore del Premio Bengalli. De Padova sarà di scena a Barletta il 13 luglio con un programma che spazia da Bach e Haydn a Busoni e Rachmaninov, autore quest’ultimo nella cui interpretazione si è guadagnato lo «Special Price» al Golden Award of Music di New York.
Una brillante attività internazionale contraddistingue anche la carriera concertistica della kazaka Oxana Shevchenko, nel 2010 Primo Premio allo Scottish International Piano Competition, trionfo tra i più importanti tra quelli sinora ottenuti in giro per il mondo. L’ultima vittoria risale all’Orbetello International Piano Competition, nel 2017, frutto anche della preparazione affrontata negli ultimi due anni, all’Accademia Santa Cecilia di Roma, con il grande pianista pugliese Benedetto Lupo. Oxana Shevchenko suonerà il 14 luglio un programma interamante russo dedicato a Caikovksij, Rachmaninov, Stravinskij e Alexander Rosenblatt.
Il festival proseguirà il 15 luglio con l’esecuzione a quattro mani delle ventuno Danze ungheresi di Brahms firmate con «vero slancio gitano» da Sergio Marchegiani eMarco Schiavo, che del ciclo hanno inciso un cd di prossima pubblicazione. Sul mercato discografico hanno, invece, debuttato nel segno di Schubert, nel 2014, con una registrazione per la Decca, etichetta prestigiosa quanto le orchestre e le sale da concerto incontrate in dieci anni di attività in duo, dalla Carnegie Hall ai Berliner Symphoniker, dalla Konzerthaus di Berlino alla New York Symphony Orchestra.
Chiusura il 16 luglio con uno degli astri nascenti del pianismo pugliese, Giorgio Trione Bartoli. Ventuno anni, di Trani, allievo di Pasquale Iannone, a Barletta si esibisce in attesa della finale del famoso Concorso Busoni, dove in quasi settant’anni di attività sono esplosi i talenti di Alfred Brendel, Maurizio Pollini, Martha Argerich e Roberto Cappello, giusto per citare qualche nome. E sarà proprio Busoni ad essere celebrato in questo recital comprendente musiche di Rachmaninov, Liszt e Ravel.
I concerti avranno inizio tutti alle ore 21. Biglietti singolo concerto 5 euro, abbonamento all’intero festival 10 euro.
Info 347.6194215.