ROMA - "Ho chiesto al direttore sanitario di verificare con il Great Ormond Street Hospital di Londra, dove è ricoverato il neonato, se vi siano le condizioni sanitarie per un eventuale trasferimento di Charlie presso il nostro ospedale. Sappiamo che il caso è disperato e che, a quanto risulta, non vi sono terapie efficaci". Lo dichiara la presidente dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc.
"Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere", ha aggiunto la Enoc.
"'Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d'amore che Dio affida ad ogni uomo'. Le parole del Santo Padre, riferite al piccolo Charlie, ben riassumono la mission dell'ospedale Bambino Gesù", sottolinea Mariella Enoc, presidente dell'ospedale pediatrico romano che è di proprietà della Santa Sede.
Anche il presidente statunitense Trump interviene sulla vicenda offrendo aiuto, lo scrive su Twitter: "Se possiamo aiutare il piccolo #CharlieGard, come i nostri amici in Gb e il papa, saremmo felici di farlo".
"Siamo vicini ai genitori nella preghiera e, se questo è il loro desiderio, disponibili ad accogliere il loro bambino presso di noi, per il tempo che gli resterà da vivere", ha aggiunto la Enoc.
If we can help little #CharlieGard, as per our friends in the U.K. and the Pope, we would be delighted to do so.— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 3 luglio 2017