ROMA - "Il Governo ci riprova, questa volta attraverso il viceministro Teresa Bellanova, a raccontare vere e proprie bugie sul futuro dell'Ilva. La bufala più eclatante, che avrà ripercussioni drammatiche sull'economia tarantina nei prossimi anni, riguarda i livelli occupazionali dell'acciaieria. Bellanova dice che non ci saranno lavoratori di serie A e lavoratori di serie B? ci spieghi il motivo di tanto ottimismo, vedendo che le carte dicono esattamente l'opposto. Al termine del biennio di passaggio dalla gestione statale-commissariale a quella di Arcelor Mittal, gli operai di troppo saranno circa 4 mila, persone destinate a rimanere a casa, ad uscire dal mondo Ilva, senza che sino ad oggi sia stata prevista una loro riconversione professionale. Il governo dunque mente sapendo di mentire. Da tempo chiediamo all'esecutivo una valutazione in merito alla conversione lavorativa di queste persone, senza alcun riscontro concreto", così l'onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia, componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.
"Altra nota dolente riguarda la problematica ambientale, strettamente connessa all'emergenza sanitaria nel tarantino - prosegue Labriola -. Le risorse a disposizione sono di gran lunga inferiori a quelle sbandierate da Palazzo Chigi, mentre il piano di ambientalizzazione rimane ai più un illustre sconosciuto. Il governo scelga la strada della coerenza e della chiarezza, smettendo di prendere in giro la povera gente".
"Altra nota dolente riguarda la problematica ambientale, strettamente connessa all'emergenza sanitaria nel tarantino - prosegue Labriola -. Le risorse a disposizione sono di gran lunga inferiori a quelle sbandierate da Palazzo Chigi, mentre il piano di ambientalizzazione rimane ai più un illustre sconosciuto. Il governo scelga la strada della coerenza e della chiarezza, smettendo di prendere in giro la povera gente".