TARANTO - Mindscape: la luce incontra la scultura - Il 16 ottobre del 2015 su Taranto si abbatte un nubifragio. Dalle prime ore del mattino una fitta pioggia cade sulla città. Intere zone allagate, danni ingenti. Porta Napoli è tra le aree più colpite. La furia dell'acqua invade e distrugge i locali di Kino Workshop, un ex capannone per lavorazioni nautiche che l'architetto Bernardo D'Ippolito ha trasformato nel suo studio ma, soprattutto, in luogo d'incontri in cui si fa cultura, sperimentazione, architettura sensoriale, sostenibilità ambientale.
Quella data ha segnato una rinascita. “Ripartire per noi era un dovere”, racconta D'Ippolito. Non è stato facile, ma il cammino è ripreso. Era importante, però, lasciare una traccia di quel tragico evento. “Nel processo di restauro abbiamo voluto concepire un corridoio della memoria che potesse ricordare a noi ma, soprattutto, alla collettività che dalle macerie si può e si deve rinascere, anche senza alcun aiuto pubblico”.
Quello spazio è rimasto sospeso per circa due anni. Poi un incontro. Fortuito, come tanti momenti della vita che diventano importanti. Lui è Vincenzo Del Monaco, scultore, figlio d'arte, laureato in architettura, specializzato nella ricerca sul design dei prodotti ceramici e sulle loro applicazioni in architettura.
“Abbiamo scoperto tanti punti in comune, a partire dal desiderio, ciascuno nel proprio campo, di sperimentare per raccontare. Seguendo l’istinto che ha sempre governato le mie più importanti scelte professionali, gli ho chiesto di ideare un'installazione in cui la sua ceramica intrisa di storia Magnogreca e di sperimentazione contemporanea incrociasse il percorso di un architetto/imprenditore che attraverso la luce e le sue diverse qualità ne esaltasse le forme”.
Dopo circa tre mesi di lavoro e dopo altri tre mesi di prove e sperimentazioni è nato “Mindscape: la luce incontra la scultura”.
Vernissage domenica 6 agosto 2017, ore 21.30, Kino Workshop, via N. Foca 6, Taranto (Porta Napoli). Si accede con invito.
Kino Workshop - “La luce è una materia oscura” dice l'architetto Bernardo D'Ippolito. La luce, in verità, è la sua ossessione professionale. Dopo circa otto anni di canonica attività, D'Ippolito nel 2000 dà vita a Kino Workshop, società di ingegneria e servizi.
Nel 2006, recupera un ex capannone per lavorazioni nautiche e inaugura uno spazio che diventa luogo di incontri, di sperimentazione di nuovi materiali e di proposte di nuove tecnologie. L’architettura sensoriale e il processo di sostenibilità ambientale qui prendono forma concreta e tangibile.
In questo esaltante percorso di sperimentazione, la luce entra prepotentemente nelle corde delle emozioni dell'arch. D'Ippolito fino a diventarne il fulcro della attività, tanto professionale quanto imprenditoriale.
Infatti con “Kino Workshop” ed in particolare con il progetto “64lighting” prendono forma una serie di lampade, o meglio di forme di luce architetturali, che partendo dal “custom made” approderanno a collezioni di lampade che avranno come tema l’esaltazione dell’architettura attraverso l’integrazione della luce.
Quella data ha segnato una rinascita. “Ripartire per noi era un dovere”, racconta D'Ippolito. Non è stato facile, ma il cammino è ripreso. Era importante, però, lasciare una traccia di quel tragico evento. “Nel processo di restauro abbiamo voluto concepire un corridoio della memoria che potesse ricordare a noi ma, soprattutto, alla collettività che dalle macerie si può e si deve rinascere, anche senza alcun aiuto pubblico”.
Quello spazio è rimasto sospeso per circa due anni. Poi un incontro. Fortuito, come tanti momenti della vita che diventano importanti. Lui è Vincenzo Del Monaco, scultore, figlio d'arte, laureato in architettura, specializzato nella ricerca sul design dei prodotti ceramici e sulle loro applicazioni in architettura.
“Abbiamo scoperto tanti punti in comune, a partire dal desiderio, ciascuno nel proprio campo, di sperimentare per raccontare. Seguendo l’istinto che ha sempre governato le mie più importanti scelte professionali, gli ho chiesto di ideare un'installazione in cui la sua ceramica intrisa di storia Magnogreca e di sperimentazione contemporanea incrociasse il percorso di un architetto/imprenditore che attraverso la luce e le sue diverse qualità ne esaltasse le forme”.
Dopo circa tre mesi di lavoro e dopo altri tre mesi di prove e sperimentazioni è nato “Mindscape: la luce incontra la scultura”.
Vernissage domenica 6 agosto 2017, ore 21.30, Kino Workshop, via N. Foca 6, Taranto (Porta Napoli). Si accede con invito.
Kino Workshop - “La luce è una materia oscura” dice l'architetto Bernardo D'Ippolito. La luce, in verità, è la sua ossessione professionale. Dopo circa otto anni di canonica attività, D'Ippolito nel 2000 dà vita a Kino Workshop, società di ingegneria e servizi.
Nel 2006, recupera un ex capannone per lavorazioni nautiche e inaugura uno spazio che diventa luogo di incontri, di sperimentazione di nuovi materiali e di proposte di nuove tecnologie. L’architettura sensoriale e il processo di sostenibilità ambientale qui prendono forma concreta e tangibile.
In questo esaltante percorso di sperimentazione, la luce entra prepotentemente nelle corde delle emozioni dell'arch. D'Ippolito fino a diventarne il fulcro della attività, tanto professionale quanto imprenditoriale.
Infatti con “Kino Workshop” ed in particolare con il progetto “64lighting” prendono forma una serie di lampade, o meglio di forme di luce architetturali, che partendo dal “custom made” approderanno a collezioni di lampade che avranno come tema l’esaltazione dell’architettura attraverso l’integrazione della luce.