di FREDERIC PASCALI - I teen movie risalgono la corrente dell’estate cinematografica italiana e inondano le sale di produzioni made in USA. Uno dei meglio riusciti è senz’altro quello diretto da John Watts che mette in scena il secondo reboot(abbandono della continuità in una serie con una riscrittura degli eventi rispetto alla saga originaria) dedicato all’Uomo Ragno, uno dei personaggi più amati della galassia dei supereroi della Marvel Comics.
La storia prende avvio da un filmino amatoriale che il quindicenne Peter Parker gira per celebrare la sua recente avventura tra gli “Avengers”(vista in “Capitan America: Civil War”). Finito sotto la tutela di Tony Stark (Iron Man), che lo affida al suo factotum Happy Hogan, il ragazzo freme dalla voglia di entrare a tutti gli effetti nella sua squadra preferita di supereroi. L’altra faccia della medaglia è la sua vita da adolescente presso la zia May, il liceo dove brilla nelle materie scientifiche, la sua cotta per Liz, Ned, il migliore amico che per puro caso scopre la sua identità di Spider-Man,e Michelle Jones, detta “MJ”,il bastian contrario del gruppo. Quando nella vita di Peter fa la sua comparsa l’Avvoltoio, il “cattivo” di turno,combattendolo scoprirà ciò che è meglio fare.
Non v’è dubbio che il pool di sceneggiatori, Drew Goddard, John Francis Daley, Steve Ditko,Jonathan Goldstein,abbia fatto un lavoro a incastro di grande efficacia. La narrazione scorre con estrema fluidità con i punti di svolta che supportano al meglio i tempi comici e i passaggi drammatici. Un velo di autoironia avvolge tutte le sequenze e sfuma i consueti tentativi, nascosti qua e là , di disquisizioni pseudo moraleggianti. Tom Holland, “Spiderman/Peter”, è perfettamente a suo agio nel ruolo e rappresenta una risorsa in più per l’intero prodotto. Non demeritano, e aggiungono anch’essi molto del loro, le due superstar Michael Keaton, “L’Avvoltoio”, e Robert Downey jr, “Ironman/Stark”. Tra gli elogi non va dimenticato il musicista Michael Giacchino, la sua colonna sonora è una delle migliori mai ascoltate nelle produzioni Marvel, e le sorprese dei titoli di coda.
La storia prende avvio da un filmino amatoriale che il quindicenne Peter Parker gira per celebrare la sua recente avventura tra gli “Avengers”(vista in “Capitan America: Civil War”). Finito sotto la tutela di Tony Stark (Iron Man), che lo affida al suo factotum Happy Hogan, il ragazzo freme dalla voglia di entrare a tutti gli effetti nella sua squadra preferita di supereroi. L’altra faccia della medaglia è la sua vita da adolescente presso la zia May, il liceo dove brilla nelle materie scientifiche, la sua cotta per Liz, Ned, il migliore amico che per puro caso scopre la sua identità di Spider-Man,e Michelle Jones, detta “MJ”,il bastian contrario del gruppo. Quando nella vita di Peter fa la sua comparsa l’Avvoltoio, il “cattivo” di turno,combattendolo scoprirà ciò che è meglio fare.
Non v’è dubbio che il pool di sceneggiatori, Drew Goddard, John Francis Daley, Steve Ditko,Jonathan Goldstein,abbia fatto un lavoro a incastro di grande efficacia. La narrazione scorre con estrema fluidità con i punti di svolta che supportano al meglio i tempi comici e i passaggi drammatici. Un velo di autoironia avvolge tutte le sequenze e sfuma i consueti tentativi, nascosti qua e là , di disquisizioni pseudo moraleggianti. Tom Holland, “Spiderman/Peter”, è perfettamente a suo agio nel ruolo e rappresenta una risorsa in più per l’intero prodotto. Non demeritano, e aggiungono anch’essi molto del loro, le due superstar Michael Keaton, “L’Avvoltoio”, e Robert Downey jr, “Ironman/Stark”. Tra gli elogi non va dimenticato il musicista Michael Giacchino, la sua colonna sonora è una delle migliori mai ascoltate nelle produzioni Marvel, e le sorprese dei titoli di coda.