di ILEANA CIRULLI - Lo scorso 11 luglio, il Sun aveva pubblicato in un articolo una classifica delle 11 città ritenute per varie ragioni: dal terrorismo alla droga, dagli omicidi alla presenza di gang mafiose o criminali, dalla guerra alla violazione dei diritti umani. In tale lista compariva anche Napoli, indicata come la città più pericolosa dell'Europa occidentale. Ieri sera, però, l'articolo è stato aggiornato e la città partenopea è stata rimossa da tale elenco.
Tuttavia, come accertato dallo stesso ambasciatore a Londra Pasquale Terracciano -che, tra l'altro, è napoletano -, il capoluogo campano non è mai stato inserito “in nessuna classifica ufficiale delle 50 città più pericolose del mondo”. E sulla sua pagina Facebook, con l’hashtag ‘Fake News’, la stessa Ambasciata italiana ha espresso il suo parere: “Il Sun deve aver avuto un colpo di sole. Ha confuso la fiction con la realtà, quando ha associato la città del Vesuvio a Raqqa, Mogadiscio e Grozny".
Il motivo per cui sia accaduto tale ripensamento non è chiaro: probabilmente saranno stati i tanti commenti negativi riguardanti l'articolo in questione che avranno costretto il tabloid inglese a rimediare. O, forse, proprio dopo la presa di posizione dell’Ambasciata per quello che è sembrato un vero e proprio scivolone o, persino, per evitare che la storia finisse con una querela da parte di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, che si è vista paragonata a Raqqa, capitale siriana dello Stato islamico, e a Mogadiscio. Anche de Magistris, infatti, ha espresso il suo dissenso: “Giudizio falso e superficiale da chi non ha mai passato un giorno in città”.
Tuttavia, come accertato dallo stesso ambasciatore a Londra Pasquale Terracciano -che, tra l'altro, è napoletano -, il capoluogo campano non è mai stato inserito “in nessuna classifica ufficiale delle 50 città più pericolose del mondo”. E sulla sua pagina Facebook, con l’hashtag ‘Fake News’, la stessa Ambasciata italiana ha espresso il suo parere: “Il Sun deve aver avuto un colpo di sole. Ha confuso la fiction con la realtà, quando ha associato la città del Vesuvio a Raqqa, Mogadiscio e Grozny".
Il motivo per cui sia accaduto tale ripensamento non è chiaro: probabilmente saranno stati i tanti commenti negativi riguardanti l'articolo in questione che avranno costretto il tabloid inglese a rimediare. O, forse, proprio dopo la presa di posizione dell’Ambasciata per quello che è sembrato un vero e proprio scivolone o, persino, per evitare che la storia finisse con una querela da parte di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, che si è vista paragonata a Raqqa, capitale siriana dello Stato islamico, e a Mogadiscio. Anche de Magistris, infatti, ha espresso il suo dissenso: “Giudizio falso e superficiale da chi non ha mai passato un giorno in città”.
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