ROMA - Il segretario del Pd Matteo Renzi esordisce al Forum dei circoli democratici promettendo di non parlare di coalizioni, ma precisando che “non esiste centrosinistra senza il Pd”; ha citato Pisapia e Bersani solo per affermare che a loro non ha da dire “nulla” e che parla “con tutti” ma non si ferma “davanti a nessuno”; ha spiegato che i suoi interlocutori non sono “i capicorrente”, ma “gli elettori”, i due milioni di cittadini che lo hanno eletto segretario alle scorse primarie. Davanti alla sua platea, l’ex premier ha rivendicato la sua azione politica (“abbiamo preso in mano il Paese, tre anni fa l’Italia era in fondo alle graduatorie).
E sprona il partito a ripartire “sul serio”, annunciando il suo tour in treno di 4-5 mesi per le province italiane, dopo la festa nazionale dell’Unità di Imola che chiuderà il 24 settembre.
"C'è chi prova a riscrivere il passato, noi scriviamo il futuro", esorta Renzi. "Cosa dico a Pisapia, Bersani? Nulla - dice ancora Renzi -. Sono pronto a ragionare con tutti, ascoltiamo chiunque, ma sui temi del futuro dell'Italia non ci fermiamo davanti a nessuno. Ci devono dire sul merito delle questioni se è giusto un euro in cultura e uno in sicurezza, cosa pensano del bonus cultura... Il Pd parla di questo".
"E' un attacco contro il Pd. Ma così attaccano l'unica diga che c'è in Italia contro i populisti. Fuori dal Pd - avverte l'ex premier - non c'è la rivoluzione socialista, marxista, leninista, ma M5s o la Lega. Fuori non c'è la sinistra di lotta e di governo ma la sconfitta della sinistra. E chi immagina il centrosinistra senza il Pd vince il premio nobel della fantasia ma non raggiunge alcun risultato concreto".
"Noi siamo in un momento in cui la politica italiana sembra improvvisamente in mano alla nostalgia, ci raccontiamo un passato meraviglioso che non è mai esistito - rileva ancora Renzi -. C'è un sacco di gente che riscrive il passato, io vi propongo un percorso che superi la nostalgia".
E sprona il partito a ripartire “sul serio”, annunciando il suo tour in treno di 4-5 mesi per le province italiane, dopo la festa nazionale dell’Unità di Imola che chiuderà il 24 settembre.
"E' un attacco contro il Pd. Ma così attaccano l'unica diga che c'è in Italia contro i populisti. Fuori dal Pd - avverte l'ex premier - non c'è la rivoluzione socialista, marxista, leninista, ma M5s o la Lega. Fuori non c'è la sinistra di lotta e di governo ma la sconfitta della sinistra. E chi immagina il centrosinistra senza il Pd vince il premio nobel della fantasia ma non raggiunge alcun risultato concreto".
"Noi siamo in un momento in cui la politica italiana sembra improvvisamente in mano alla nostalgia, ci raccontiamo un passato meraviglioso che non è mai esistito - rileva ancora Renzi -. C'è un sacco di gente che riscrive il passato, io vi propongo un percorso che superi la nostalgia".