ROMA - "Nel cantiere TAP il buio continua ad essere complice delle azioni legate alla realizzazione del gasdotto. Il blitz notturno di lunedì scorso con cui si è proceduto al trasferimento di 42 ulivi presso il sito di Masseria del Capitano dimostra ancora una volta come l'intero territorio sia ostaggio della complicità tra le multinazionali e di un Governo indolente, sia a livello nazionale che a livello regionale" commenta in una nota la Senatrice salentina Daniela Donno (M5S).
"Il fatto che non sia stato rispettato il divieto di movimentazione degli ulivi nel periodo estivo e durante la fase di riposo vegetativo rappresenta uno dei tanti atti di inaudita violenza che abbiamo subito negli ultimi anni e che stanno scontando amaramente non solo il paesaggio e dell'ambiente, ma anche l'intera comunità salentina. Gli ulivi zollati sono stati trasportati e classificarla come un'attività non "di cantiere" - come spudoratamente continua ad affermare TAP - suona ipocrita. Non si tratta forse di un'azione che permetterà di procedere alla realizzazione del metanodotto?" prosegue Donno.
"In tutto questo, tante persone, intimorite dai disordini e dalle notizie poco confortanti anche diffuse dai media, stanno decidendo di trascorrere le proprie vacanze altrove lasciando il Salento privo di una degna stagione turistica. Ed in una fase storica di grande crisi, i danni per l'economia locale sono davvero incalcolabili. Cui prodest?", conclude Donno.
"Il fatto che non sia stato rispettato il divieto di movimentazione degli ulivi nel periodo estivo e durante la fase di riposo vegetativo rappresenta uno dei tanti atti di inaudita violenza che abbiamo subito negli ultimi anni e che stanno scontando amaramente non solo il paesaggio e dell'ambiente, ma anche l'intera comunità salentina. Gli ulivi zollati sono stati trasportati e classificarla come un'attività non "di cantiere" - come spudoratamente continua ad affermare TAP - suona ipocrita. Non si tratta forse di un'azione che permetterà di procedere alla realizzazione del metanodotto?" prosegue Donno.
"In tutto questo, tante persone, intimorite dai disordini e dalle notizie poco confortanti anche diffuse dai media, stanno decidendo di trascorrere le proprie vacanze altrove lasciando il Salento privo di una degna stagione turistica. Ed in una fase storica di grande crisi, i danni per l'economia locale sono davvero incalcolabili. Cui prodest?", conclude Donno.