La leggenda del fiume Idume che scorre sotto Lecce


di MARIO CONTINO - Realtà o leggenda? Fiume o acqua stagnante? La leggenda del fiume Idume che scorre sotto la città di Lecce sembrerebbe essere alquanto impropria, visto che il corso acquifero risulta essere reale ed attivo.

Sotto il bellissimo centro storico di Lecce questo fiume scorrerebbe per ben per 7 km, con una portata di acqua di circa 1000 litri al secondo. Storicamente, diversi documenti citerebbero il famoso corso d'acqua; nel Settecento, Lorenzo Giustiniani parlò di un fiume che scorreva tra Lecce e Brindisi ed Ascanio Grandi, nel Seicento, lo citò nel suo poema.

Il punto nel quale il fiume risulta essere maggiormente visibile è nei sotterranei di Palazzo Adorno, nei quali è possibile osservare una falda acquifera formatesi grazie alle acque dolci dell'Idume e alla presenza di uno strato di rocce permeabili poste su delle rocce impermeabili, che impediscono all’acqua di filtrare.

Questa piscina naturale, sempre limpida e cristallina a maggior prova del ricambio dell'acqua, e quindi di un fenomeno ben diverso dal ristagno dell'acqua piovana, come asserito da molti studiosi contro ogni logica, venne utilizzata come vasca di abluzione da comunità ebree in tempi passati.

Il passaggio di questi culti è testimoniato dalla presenza di alcune iscrizioni in ebraico, poste sui muri dei sotterranei. Palazzo Adorni attualmente è sede degli uffici della Provincia; gli interessati che volessero vedere la piscina dell'Idume possono quindi rivolgersi al custode.

Lo studioso del paranormale Mario Contino
Il fiume è visibile anche all'interno del famoso “Museo archeologico Faggiano”, sempre nella città di Lecce, all'interno di un antico pozzo nel quale l'acqua si scorge con sorprendente facilità.

Io mi chiedo perché la presenza di un fiume, oggi sommerso ma non sappiamo se lo fu anche in tempi remoti, dovrebbe suscitare tanto clamore e tanta incredulità negli studiosi che si ostinano a definire le acque sotterranee come stagnanti. Lecce è un'antica città, creata in una delle terre più aride d'Italia, infatti il nome Puglia deriva dal latino Apulia, in riferimento alla parola “Apluvia”, ossia povera di pioggia, quindi scarsa di corsi acquiferi.

Non è logico supporre che i fondatori abbiano scelto di edificare le fondamenta di una grande città nei pressi di uno dei rari corsi d'acqua regionali? A mio parere è più che plausibile, ma non spetta certo al sottoscritto porre l'ultima parola in merito a tale, importantissima, questione.

Secondo alcune leggende, il fiume Idume sarebbe magico, sacro alle ninfe, abitato da spiriti fanciulleschi che spesso sarebbero stati uditi. Allegre risate sarebbero giunte proprio dai numerosi pozzi presenti in città, che attingono dalle acque del fiume.

Tra leggenda e realtà, Lecce rimane una delle città più affascinanti del mondo, ricca di Barocco, di mistero, di magia.