‘L’impegno dell’imprenditoria privata messo in campo con una ospitalità e servizi di qualità ha portato i suo frutti grazie alla lungimiranza strategica rivolta a non concentrarsi soltanto sul mese di agosto. La stessa cosa non si può dire della Pubblica Amministrazione con il carrozzone degli enti a sé orbitanti, la quale – ahimè – continua a far mancare le verifiche, e le normative non aggiornate nel settore dell’ospitalità extralberghiera e dei servizi portano una pessima pubblicità a località molto belle come è accaduto di recente a Gallipoli sbattuta sulle prime pagine dei media nazionali colpevole di non avere un Piano programmatico e organizzativo’.
‘Qualcuno obietterà che l’agenzia regionale Pugliapromozione ha finanziato al 100percento il programma di iniziative culturali e musicali “puglia365 estate” volte ad animare i mesi estivi. Peccato che lo abbia fatto a cavallo di ferragosto! Anche il bando per i nuovi infopoint ha visto la luce alla fine luglio. Parafrasando una vecchia canzone sottolineo che l’estate sta finendo ed il successo che raccoglieremo sarà merito – ancora una volta - di quella imprenditoria privata che con impegno, sacrifici e risorse economiche proprie, è riuscita a trasformare la Puglia – ancora quest’anno - in regina dell’estate’.
‘Alla luce di tutto ciò si ha l’impressione di vivere alla giornata, ed è per questa ragione che Assoturistmo/Asshotel di Confesercenti ha chiesto a Pugliapromozione di lavorare con competenza e professionalità esortandola a non trascurare le proposte provenienti dalle associazioni datoriali che - a furia di stare con gli operatori del settore ed i turisti - ne sanno qualcosa in più rispetto a funzionari e burocrati seduti dietro le scrivanie, i quali - al momento che ci convocano - hanno già deciso i nostri destini’.
‘Questa critica è frutto di una preoccupazione molto sentita dal settore dell’ospitalità e dei servizi. Essa nasce dall’idea che trascorso il momento favorevole del turismo pugliese si torni – per mancanza di progettualità, strategia, comunicazione tra addetti ai lavori e condivisione d’intenti, a dover ricominciare daccapo. Siamo uno dei pochi Paesi ad essere considerato ancora ‘sicuro’ e al riparo (speriamo ancora per molto) dal terrorismo internazionale, pertanto esorto le istituzioni preposte ad un maggiore impegno perché non tutto è stato fatto e soprattutto nulla si può fare da soli!’, conclude de Carlo.