BARI - "La Notte della Taranta è l'evento simbolo della cultura pugliese". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel corso della conferenza stampa di presentazione del Concertone finale de La Notte della Taranta, che si è tenuta oggi al palazzo Baronale di Melpignano.
"Noi sosteniamo con tanta determinazione la manifestazione della Notte della Taranta perché, lo diciamo chiaramente, abbiamo ancora la pretesa di cambiare il mondo. Lo vorremmo cambiare rispettando tutte le culture che man mano incontriamo, ogni amicizia, ogni legame, ogni incontro, ogni sperimentazione. Qualcuno considera questo modello pugliese un po’ ingenuo e forse per certi versi utopistico. Ma festeggiando questo ventesimo anniversario ci siamo accorti che se si punta in alto, se si vuole raggiungere un grande risultato che non sia importante per i singoli ma per la comunità , tutta la comunità si mette al lavoro. Nessuno è essenziale, ma tutti sono importantissimi. Ed è esattamente il messaggio culturale della taranta che sta passando: l’idea che essa non dipenda da qualcuno o da qualche cosa, da un’idea, da un ritmo o da un modello musicale specifico. Nonostante una identità culturale fortissima che è quella salentina, ciascuno, proprio perché si sente protagonista, ha la possibilità di guardare agli altri con quella emozione straordinaria che viene nello scoprire cose nuove. Sembrava impossibile - ha aggiunto Emiliano - che una cultura così tradizionale come quella pugliese potesse aprirsi al mondo intero. Perché noi difendiamo questa identità con tanta energia, difendiamo la nostra terra, difendiamo il nostro ambiente, non ci pieghiamo davanti alle pretese alle volte assurde e continuate che vengono dal modello di governo del mondo. Noi pensiamo di essere una terra che deve difendere la bellezza, che deve difendere il dialogo tra le religioni e le culture. E tutto questo non lo diciamo e basta, perchè questa non è una terra dove basta parlare. Qui le cose le devi fare, sapendo bene che nessuno è dotato di poteri straordinari, siamo tutti uomini e donne con enormi limiti, che però non hanno paura. Non hanno paura neanche in un momento come questo".
"Le sfide che la Notte della Taranta lancia sono tantissime - ha concluso Emiliano - Prima ha cominciato a rieducarci alla bellezza e all’ospitalità . Adesso che è una delle più grandi manifestazioni d'Europa, in un momento storico come questo, diventa anche modo attraverso il quale mettere a punto un modello di sicurezza per questi grandissimi eventi. Tutto questo il destino ce lo mette davanti e noi lo affrontiamo con una straordinaria organizzazione, con una passione grandissima e con un’ospitalità di popolo che considera questo evento il proprio orgoglio".
"Credo che sia davvero una grande esperienza di comunità quella che è stata vissuta in questo mese - ha detto l'assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia Loredana Capone - Un'esperienza che ha coinvolto tutto territorio, e che vede l’identità fatta di paesaggi, di cultura, di storia, di musica, di ritmo di danza come una tradizione che si espande e si apre alla condivisione con altri popoli, altre persone, e artisti provenienti da tutto il mondo. Tutto culminerà domani con il concertone, in questa bellissima serata che vedrà qui a Melpignano tante presenze internazionali rilevanti. È turismo, è cultura, ma è anche una capacità di essere in un clima sociale di pace, di sentirsi musica, di sentirsi ritmo, di sentirsi nella poesia dello stare insieme".
Intervenuti alla conferenza stampa anche il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera, il sindaco di Melpignano e presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina Ivan Stomeo, il maestro concertatore dell’edizione 2017 Raphael Gualazzi, gli artisti ospiti che saliranno sul palco il 26 agosto: Gregory Porter, Suzanne Vega, Tim Ries, Yael Deckelbaum, Pedrito Martinez, Gerry Leonard, Lyron Meyuhas, Boomdabash e l’ètoile Nicoletta Manni. Alla conferenza stampa anche il coreografo dell’edizione 2017 del Corpo di ballo Luciano Cannito e i direttori artistici: del Concertone, Daniele Durante e del festival itinerante Luigi Chiriatti.
"Noi sosteniamo con tanta determinazione la manifestazione della Notte della Taranta perché, lo diciamo chiaramente, abbiamo ancora la pretesa di cambiare il mondo. Lo vorremmo cambiare rispettando tutte le culture che man mano incontriamo, ogni amicizia, ogni legame, ogni incontro, ogni sperimentazione. Qualcuno considera questo modello pugliese un po’ ingenuo e forse per certi versi utopistico. Ma festeggiando questo ventesimo anniversario ci siamo accorti che se si punta in alto, se si vuole raggiungere un grande risultato che non sia importante per i singoli ma per la comunità , tutta la comunità si mette al lavoro. Nessuno è essenziale, ma tutti sono importantissimi. Ed è esattamente il messaggio culturale della taranta che sta passando: l’idea che essa non dipenda da qualcuno o da qualche cosa, da un’idea, da un ritmo o da un modello musicale specifico. Nonostante una identità culturale fortissima che è quella salentina, ciascuno, proprio perché si sente protagonista, ha la possibilità di guardare agli altri con quella emozione straordinaria che viene nello scoprire cose nuove. Sembrava impossibile - ha aggiunto Emiliano - che una cultura così tradizionale come quella pugliese potesse aprirsi al mondo intero. Perché noi difendiamo questa identità con tanta energia, difendiamo la nostra terra, difendiamo il nostro ambiente, non ci pieghiamo davanti alle pretese alle volte assurde e continuate che vengono dal modello di governo del mondo. Noi pensiamo di essere una terra che deve difendere la bellezza, che deve difendere il dialogo tra le religioni e le culture. E tutto questo non lo diciamo e basta, perchè questa non è una terra dove basta parlare. Qui le cose le devi fare, sapendo bene che nessuno è dotato di poteri straordinari, siamo tutti uomini e donne con enormi limiti, che però non hanno paura. Non hanno paura neanche in un momento come questo".
"Le sfide che la Notte della Taranta lancia sono tantissime - ha concluso Emiliano - Prima ha cominciato a rieducarci alla bellezza e all’ospitalità . Adesso che è una delle più grandi manifestazioni d'Europa, in un momento storico come questo, diventa anche modo attraverso il quale mettere a punto un modello di sicurezza per questi grandissimi eventi. Tutto questo il destino ce lo mette davanti e noi lo affrontiamo con una straordinaria organizzazione, con una passione grandissima e con un’ospitalità di popolo che considera questo evento il proprio orgoglio".
"Credo che sia davvero una grande esperienza di comunità quella che è stata vissuta in questo mese - ha detto l'assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia Loredana Capone - Un'esperienza che ha coinvolto tutto territorio, e che vede l’identità fatta di paesaggi, di cultura, di storia, di musica, di ritmo di danza come una tradizione che si espande e si apre alla condivisione con altri popoli, altre persone, e artisti provenienti da tutto il mondo. Tutto culminerà domani con il concertone, in questa bellissima serata che vedrà qui a Melpignano tante presenze internazionali rilevanti. È turismo, è cultura, ma è anche una capacità di essere in un clima sociale di pace, di sentirsi musica, di sentirsi ritmo, di sentirsi nella poesia dello stare insieme".
Intervenuti alla conferenza stampa anche il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera, il sindaco di Melpignano e presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina Ivan Stomeo, il maestro concertatore dell’edizione 2017 Raphael Gualazzi, gli artisti ospiti che saliranno sul palco il 26 agosto: Gregory Porter, Suzanne Vega, Tim Ries, Yael Deckelbaum, Pedrito Martinez, Gerry Leonard, Lyron Meyuhas, Boomdabash e l’ètoile Nicoletta Manni. Alla conferenza stampa anche il coreografo dell’edizione 2017 del Corpo di ballo Luciano Cannito e i direttori artistici: del Concertone, Daniele Durante e del festival itinerante Luigi Chiriatti.