Ok del Parlamento italiano, parte la missione navale in Libia, ma Haftar minaccia bombardamenti


Il Parlamento italiano ha dato l'ok alla missione di supporto navale alla Guardia costiera libica che è stata decisa la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri. Conseguenti ed immediate, però, le minacce del generale Kalifa Haftar, nemico di al Serray e membro più influente del governo di Tobruk, che, secondo l'emittente panaraba Al Arabiya, in tarda serata ha dato ordine alle sue forze militari di bombardare le navi italiane. Attualmente, nelle acque territoriali libiche è presente il pattugliatore "Comandante Borsini".


L'avvertimento di Haftar è seguente di poche ore ad una dichiarazione del parlamento di Tobruk, che esprimendo la sua totale contrarietà all'operazione navale italiana, aveva criticato pesantemente il premier di Tripoli, Fayez Sarraj, in Libia, l'unico, attualmente, riconosciuto dalla comunità internazionale. Il leader, è stato accusato di aver concluso l'accordo con l'Italia per alcune operazioni congiunte, in quanto la presenza di tali navi straniere rappresenterebbe una "violazione della sovranità nazionale" libica.