Resto al Sud, Labriola: "incentivi inutili, servono strumenti per far ritornare chi è già partito"
BARI - “Sul Mezzogiorno il governo nazionale sbaglia perennemente direzione. Questa volta lo fa con Resto al Sud, una misura che vorrebbe sostenere l’attività imprenditoriale nelle regioni meridionali, iniziativa destinata a coloro che però hanno meno di 35 anni. E il primo grave errore sta proprio nell’avere posto un limite d’età. Chi ha meno di 35 anni, vive al Sud e magari pensa di lasciare casa per cercare maggiore fortuna altrove, è nella stragrande maggioranza dei casi alla ricerca di un posto fisso e non è pronto a rischiare in proprio in aree spesso degradate e prive di qualsivoglia infrastruttura. Mi chiedo pertanto per quale motivo il governo non abbia riservato questi incentivi per sostenere gli imprenditori in difficoltà, artigiani, commercianti, che già operano sul territorio, a prescindere dall’età, e che offrono posti di lavoro alla comunità. Nessuna utilità dunque, mentre sarebbe stato oltremodo utile incentivare il ritorno nel Mezzogiorno di coloro che hanno trovato occupazione e certezze al Nord o all’estero, e che potrebbero ritornare, ed investire nel territorio d’origine. Uno strumento che non aiuta i giovani, che continueranno a scappare altrove, e che esclude coloro che invece operano sul mercato. Un vero e proprio flop da parte di un governo di centrosinistra che non vuole affrontare seriamente il tema Sud, ma che pretende di curare una grave malattia con una semplice aspirina”. Lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.