BARI - Le basi per il consolidamento di un polo oncologico a valenza metropolitana sono state gettate. Gran parte delle eccellenze sanitarie per la cura dei tumori, già da qualche giorno, sono concentrate nell’Irccs di Bari, il cui piano di potenziamento andrà a regime entro la fine del mese di settembre; nelle scorse settimane si è proceduto al trasferimento presso il “Giovanni Paolo II” e alla conseguente attivazione, delle unità di Anatomia patologica e Chirurgia toracica dell’Ospedale San Paolo, e dell’unità di Oncologia medica del Di Venere (con programmazione dell’attività chirurgica a partire dai primi giorni di settembre).
Il progetto è stato fortemente voluto dal Governatore Michele Emiliano che ha supportato, con il coordinamento del Direttore Dipartimento Promozione della Salute Giancarlo Ruscitti, il Direttore Generale della Asl Vito Montanaro, il suo omologo dell’Irccs Antonio Delvino e il dottor Paolo Sardelli, coordinatore del progetto, per realizzarlo senza alcuna interruzione dell’assistenza e in piena sicurezza per gli operatori e per i pazienti. L’affresco di un Istituto che negli ultimi mesi ha allargato le sue prospettive sarà dipinto proprio da loro, i principali player nella partita del “nuovo” Irccs, nonché relatori della conferenza stampa di presentazione in programma martedì 5 settembre alle ore 9.30 presso la sala convegni dell’ospedale di via Orazio Flacco.
L’istituto barese, annettendo a sé i tre reparti e integrando le risorse umane con altri 100 dipendenti, tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio, completa l’offerta sanitaria con un nuovo tassello aggiunto all’armonioso puzzle della Rete Oncologica Pugliese la cui cabina di regia è stata affidata dalla Regione proprio all’Irccs, con l’obiettivo di mettere al centro la qualità dell’offerta ospedaliera, scongiurando il rischio di migrazioni sanitarie.
«Siamo ad uno snodo decisivo che evidentemente non è rimasto una promessa- commenta soddisfatto il Direttore Delvino- Il Progetto del trasferimento si fonda su un elemento essenziale: il rafforzamento della rete oncologica pugliese e mira a mettere a disposizione servizi sanitari di alta specializzazione, più efficienti anche dal punto di vista logistico, a vantaggio dei pazienti dell’area metropolitana e non solo».