BARI - L'estate sta finendo e un anno se ne va... non é solo il motivetto di una famosa canzone, ma è anche quello che sta avvenendo in questi giorni in tutta Italia ed inevitabilmente nella città di Bari sebbene le giornate di sole e il mare calmo continuano fortunatamente ad esserci. L'estate 2017 è stata l'estate delle temperature record e forse proprio per questo il sindaco Decaro e l'amministrazione comunale, fiaccati dall'afoso caldo repentino, hanno deciso di non adempiere completamente alle proprie mansioni e addirittura hanno lasciato che la città si trasformasse in una foresta tropicale popolata da una vastità di erbe selvatiche.
A denunciare, l'onorevole Francesco Paolo Sisto, coordinatore provinciale e cittadino di Forza Italia a Bari e Danilo Cancellaro, coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, l'inadempimento da parte dell'Amiu del piano di diserbamento, cioè l'attività interessata a tagliare le sterpaglie che crescono a ridosso dei marciapiedi e del manto stradale con l'arrivo della primavera e dell'estate.
Se in base al calendario dei lavori presente sul sito dell'Amiu tutto sembra esser stato effettuato, così non è in realtà, lasciando le strade della città nel più totale e selvaggio abbandono. In particolare, sul territorio del Municipio II le strade interessate sono molteplici: l'intero perimetro di Parco Due Giugno, via Enrico Toti, corso Alcide De Gasperi, via Paracadutisti della Folgore, viale Falcone e Borsellino, via De Amicis, viale Unità d'Italia ecc. sono interessate da una crescita selvaggia, incontrollata, fastidiosa e pericolosa di piantagioni di parietaria, erbe selvatiche ed infestanti che si sono impossessate dei bordi dei marciapiedi crescendo tra le mattonelle o l'asfalto scrostrato come è facilmente visibile percorrendo la pista ciclabile di viale Unità d'Italia, che più ciclabile forse oggi non è più.
Situazione peggiore è riservata a viale Falcone e Borsellino, strada cittadina intitolata a due importanti personaggi della storia italiana contemporanea che hanno migliorato la nostra società con ideali di giustizia e civiltà, ma che a quanto pare, oggi, paradossalmente, nella città di Bari vengono ricordati solo nel giorno di commemorazione istituito dallo Stato, mentre, durante l'intero anno, disconosciuti dall'amministrazione comunale, la quale fa si che la corona di fiori posizionata in loro memoria si secchi e si fonda alla alta, irrigogliosa, selvaggia e tossica crescita delle erbacce prolificatrici di insetti e accoglitrici di rifiuti organici e inorganici depositati sul marciapiede inagibile ai pedoni, in una situazione di totale abbandono.
"L'immeritevole e indignotisa via dedicata ai magistrati, vittime di mafia, Borsellino e Falcone, oggi, si presenta con alberi e cespugli alti alla pari dei cartelli pubblicitari su marciapiedi di asfalto sporco e rovinato ai limiti di una strada percorsa da automobili che sfrecciano senza sosta, dove per l'incolumità dei pedoni servirebbe un semaforo a chiamata pedonale" denuncia il coordinatore di Forza Italia Giovani, Danilo Cancellaro - "Sul bordo del marciapiede è altresì presente una vera e propria discarica a cielo aperto in cui è abbandonato di tutto e di più: da bottiglie di vetro a buste di plastica, passando per materiale di risulta e piccoli arredi. È una vergogna! Via Falcone e Borsellino è inoltre luogo di numerose fermate di autobus sia urbani che extraurbani ed è impensabile che i cittadini non abbiano a disposizione nemmeno una pensilina in cui rifugiarsi d'inverno dal momento in cui non vi è riparo di nessun tipo."
A proposito della situazione interviene l'on. Francesco Paolo Sisto: "L' inefficienza dell'amministrazione comunale che non ha provveduto ad un tempestivo intervento di routine della pulizia delle strade della città mette preoccupazione tra i cittadini riguardo l'utilizzo dei soldi pubblici che rischiano di essere sperperati se malgestiti. È curiosa tale inefficienza in una città in cui si chiede sempre un sacrificio ai cittadini, ma che contestualmente applica un'aliquota TARI tra le più alte d'Italia. Forza Italia non abbandona i territori e le periferie della città, per questo servono da parte dell'amministrazione comunale azioni concrete per il bene della stessa, anziché sempre e solo parole e parole".