di FRA MARIO G.PPE M. VOLPE - Si è celebrata a Capurso la solenne Eucarestia a conclusione dei festeggiamenti in onore della beata Vergine del Pozzo. Alla celebrazione, presieduta da fra Alessandro Mastromatteo, Ministro Provinciale dei frati minori di Puglia e Molise, hanno partecipato il Sindaco di Capurso Francesco Crudele, don Antonio Lobalsamo, Parroco della Parrocchia Matrice “SS. Salvatore”, nel cui territorio è ubicata la Basilica e il Convento, e le autorità civili e militari. Al termine della celebrazione, in una Basilica gremitissima di fedeli, il Sindaco ha ricollocato al braccio dell’immagine lignea della Vergine il Cuore in argento, donato dal Sindaco prof. Francesco Cardone il 20 maggio 1954, tolto, e non più rimesso, diciotto anni fa in occasione del restauro della medesima immagine.
Ma qual’è la storia di questo Cuore? È noto che nel lontano 23 maggio 1852 il Sindaco di Capurso D. Francesco Mariani, autorità e popolo, riunitisi ai piedi dell’affresco della Vergine Santissima, da poco incoronata, la proclamarono Patrona Principale di Capurso, e ne stesero atto notarile per mezzo del notaio Ermenegildo D’Alessandro, in data 13 giugno dello stesso anno. Essi, però, sapevano che alla validità di quell’elezione occorreva l’apostolica conferma. Solamente dopo centodue anni, nel gennaio 1954, fra Bernardino Laricchia, frate minore, cittadino di Capurso e cultore di storia locale, si adoperò, col consenso dei confratelli e delle autorità civili, a preparare la documentazione da consegnare all’Arcivescovo di Bari, Mons. Enrico Nicodemo, perché fosse inviata a Roma per chiedere tale conferma. Ed ecco la grazia: il 12 febbraio 1954, il Prefetto della Sacra Congregazione, Sua Em.za il Card. Gaetano Cicognani, firmava il tanto anelato Decreto con il quale Sua Santità Papa Pio XII “confermava” quella elezione del 1852. Fra Tommaso Pagano, Guardiano del Convento di Maria SS. del Pozzo, ricevuta la comunicazione dall’Arcivescovo di Bari, informò immediatamente fra Bernardino Laricchia e il Sindaco di Capurso prof. Francesco Cardone. Quest’ultimo ne diffuse la notizia per tutto il paese, per mezzo di manifesti, le campane delle chiese suonarono a festa per un quarto d’ora. La gioia fu immensa!!! E la sera del successivo 21 marzo il popolo in corteo con la banda cittadina, insieme all’Arciprete, al Sindaco e a tutte le autorità, si diressero processionalmente alla Basilica per ringraziare il Buon Dio per la grazia ricevuta ed elevare alla confermata Celeste Patrona il canto del “Salve Regina”. Successivamente, lo stesso Sindaco e l’amministrazione comunale commissionarono all’orafo Pasquale Paolo un Cuore in argento dorato da donare alla Patrona in occasione della lettura dell’Atto della Santa Sede.
La data scelta non poteva che essere quella del 20 maggio, 102° Anniversario della Incoronazione. E infatti nella serata di quel solennissimo giorno, giunta la Processione del Quadro sul sagrato della Basilica, alla presenza dell’ Arcivescovo di Bari Mons. Enrico Nicodemo, del vescovo di Molfetta, Mons. Salvucci, del vescovo di Conversano, Mons. Falconieri, del vescovo di San Marco Argentano e Bisignano, (Cs) il Venerabile Mons. Castrillo, e delle autorità, data lettura del Decreto, il Sindaco, dopo un suo commovente discorso, donò alla Madonna il Cuore d’argento quale simbolo dell’amore che ogni capursese riserva per la Celeste Patrona.
Guardando a lei e imitandone le virtù, possiamo crescere nell’amore alla Eucarestia, alla preghiera personale e collettiva; crescere nell’ascolto della Parola che ci guida a vivere come veri testimoni di una Carità, l’amore di Cristo Gesù, che può cambiare il mondo, vivendola, iniziando dalle nostre case. Auspico che, così come si è ricollocato il cuore al braccio, si ripristini il titolo che a lei spetta quale Patrona di Capurso, venerandola sempre con il nostro amato san Giuseppe, suo sposo, Patrono della nostra comunità cristiana.