di NICOLA ZUCCARO - Palermo, venerdì 3 settembre 1982. E' la sera di un tranquillo fine settimana quando, improvvisamente, i sottopancia della Rai informano che in Via Carini, a bordo della sua A112, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato trucidato a colpi di kalashnikov assieme a sua moglie, Emanuela Setti Carraro, da un commando che a bordo di una Bmw ferisce gravemente l'agente di scorta Domenico Russo - deceduto qualche giorno dopo - al volante di un'altra vettura.
Carlo Alberto Dalla Chiesa fu barese d'adozione anche per il Comando della locale Legione dell'Arma affidato a suo padre Romano. Il legame con Bari si intensificò con il ritorno - datato 6 giugno 1945 - per l'affidamento al giovane Ufficiale del Comando di una tenenza. Durante questo secondo periodo 'barese', Carlo Alberto Dalla Chiesa conobbe Dora Fabbro, divenuta poi sua prima moglie, e conseguì la seconda laurea, in Scienze Politiche, frequentando alcune lezioni tenute dall'allora giovane docente universitario Aldo Moro, presso l'Ateneo barese.