Giornata incandescente a Barcellona. La Guardia civil spagnola ha arrestato il braccio destro del vicepresidente della Generalitat catalana Oriol Junqueras, il segretario della vicepresidenza Josep Maria Jové. L’arresto è avvenuto stamani durante le perquisizioni di vari dipartimenti dell’esecutivo regionale della Catalogna, dice una fonte di polizia.
Tratte in arresto 14 persone, 10 delle quali alti funzionari fra cui il braccio destro del vicepresidente Oriol Junqueras, Josep Maria Jovè.
Cada vegada més ciutadans davant d'Economia. @maticatradio pic.twitter.com/9tszWRQaMg— Laia Claret (@laiaclaret) 20 settembre 2017
La Guardia civil ha ha perquisito stamani vari uffici dell’esecutivo catalano a Barcellona, mentre Madrid accresce le pressioni per impedire l’organizzazione di un referendum sull’autoedeterminazione vietato dalla giustizia, si è appreso da fonte ufficiale.
Nell'aula del Congresso dei deputati spagnolo al premier Rajoy si è duramente contrapposto il dirigente della sinistra repubblica catalana Gabriel Rufian: "Tolga le sue sporche mani dalla Catalogna" gli ha intimato. Il blitz contro le istituzioni catalane ha provocato la dura reazione anche di Podemos: "E' una vergogna" ha detto il segretario Pablo Iglesias, "in Spagna tornano a esserci detenuti politici".
Il sindaco di Barcellona Ada Colau, eletta con Podemos, ha denunciato "uno scandalo democratico".