BARI - “La vicenda Corecom inizia ad assumere i contorni viscidi di una farsa.” Lo dichiarano gli otto consiglieri regionali M5S in seguito all’ennesimo rinvio della discussione sulle nomine Corecom. “Le richieste di chiarimenti sulla normativa, i continui rinvii della discussione e i tentativi di arrampicata sugli specchi da parte di alcuni partiti lasciano il tempo che trovano dal momento che a tutti la questione appare piuttosto evidente: alcuni esponenti politici stanno cercando di forzare la mano al fine riassegnare la presidenza del Corecom all'ex presidente Felice Blasi”.
“Dal canto nostro - proseguono i cinquestelle - non abbiamo preclusioni nei confronti di alcuno dei candidati, ma pretendiamo che la nomina del presidente del Corecom così come tutte le nomine ad incarichi pagati con soldi pubblici, possa avvenire secondo criteri di legalità e meritocrazia, e non attraverso inaccettabili e scomposte forzature da parte della politica. La seconda Commissione, l'organo istituzionale che ha valutato la questione, si è espressa chiaramente stabilendo l'impossibilità di rielezione per chi ha già ricoperto un incarico dirigenziale nel Corecom e tale volontà va rispettata. Pretendiamo inoltre che sia il Consiglio regionale, organo che rappresenta tutti i cittadini pugliesi, ad assegnare questo incarico. Non accettiamo nessun tentativo di "forzare la mano" da parte di chicchessia così come non accetteremo tentativi di "manipolazioni normative" ad hoc: non è la legge a doversi adeguare alle esigenze della politica. Nel corso di questa legislatura - concludono - si è già diverse volte toccato il fondo, non replichiamo il triste spettacolo almeno per rispetto di tutti i cittadini pugliesi”.
“Dal canto nostro - proseguono i cinquestelle - non abbiamo preclusioni nei confronti di alcuno dei candidati, ma pretendiamo che la nomina del presidente del Corecom così come tutte le nomine ad incarichi pagati con soldi pubblici, possa avvenire secondo criteri di legalità e meritocrazia, e non attraverso inaccettabili e scomposte forzature da parte della politica. La seconda Commissione, l'organo istituzionale che ha valutato la questione, si è espressa chiaramente stabilendo l'impossibilità di rielezione per chi ha già ricoperto un incarico dirigenziale nel Corecom e tale volontà va rispettata. Pretendiamo inoltre che sia il Consiglio regionale, organo che rappresenta tutti i cittadini pugliesi, ad assegnare questo incarico. Non accettiamo nessun tentativo di "forzare la mano" da parte di chicchessia così come non accetteremo tentativi di "manipolazioni normative" ad hoc: non è la legge a doversi adeguare alle esigenze della politica. Nel corso di questa legislatura - concludono - si è già diverse volte toccato il fondo, non replichiamo il triste spettacolo almeno per rispetto di tutti i cittadini pugliesi”.