BARI – Un centro di competenze che permetta ad aziende e pubblica amministrazione di formarsi sui temi della cybersecurity e della prevenzione degli attacchi informatici, al fine di salvaguardare l’attività quotidiana e garantire la sicurezza dei dati. È l’idea lanciata in Fiera del Levante dalla Sezione Ricerca innovazione e capacità istituzionale della Regione Puglia, InnovaPuglia e Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese durante il convegno “Security framework. Aspetti tecnologici, giuridici e normativi”, organizzato nell’ambito degli ‘Opendays Agenda Digitale Puglia 2020’. Esperti della sicurezza informatica si sono confrontati per fornire un quadro sulla situazione delle aziende e della P.A. italiana e condividere le novità in termini normativi, a cominciare dal ‘General Data Protection Regulation’ europeo, ancora poco conosciuto. Da qui l’idea di mettere assieme le competenze pubbliche e private pugliesi per creare un organismo che possa promuovere l’applicazione della normativa e la diffusione della cultura della sicurezza e della protezione dei dati, potenzialmente sempre a rischio di attacchi informatici, anche a causa della diffusione e pervasività di dispositivi sempre connessi ma non correttamente utilizzati. Un rischio sempre crescente: secondo i dati del ‘Rapporto Clusit 2017 sulla sicurezza ICT in Italia’ presentato, nel 2016 gli attacchi informatici a livello globale sono stati il 16% in più rispetto al 2014.
Per Adriana Agrimi, dirigente della Sezione Ricerca innovazione e capacità istituzionale, recentemente nominata Responsabile per la transizione digitale della Regione Puglia «L'evento ci ha confermato che il tema della cybersecurity è una sfida che può essere flessa in opportunità : riguardare in chiave olistica l'impianto della digitalizzazione dell'ente regionale. In primo luogo accompagnare il rafforzamento delle competenze per la gestione del cambiamento verso l'Agenda digitale regionale che, da un lato si allinea alla direzione indicata dall'Agid e dall'altro si rivolge agli enti locali, come snodo tecnologico e di competenza. In secondo luogo, generare spazi di specializzazione del sistema produttivo e promuoverli con gli strumenti della SmartPuglia 2020 e le collaborazioni europee. Un lavoro poderoso che può essere affrontato solo con la massimizzazione delle competenze della Regione, della sua società in house InnovaPuglia e dell'eccellente tessuto scientifico e imprenditoriale esistente o a questo scopo attratto in Puglia».
«Proteggere il patrimonio delle informazioni è oggi una priorità , specie nell’attuale processo di trasformazione digitale in corso nel nostro Paese. Un centro di competenza sulla cybersecurity per la PA potrà essere il luogo dove organizzazioni pubbliche e private si incontrano per addensare competenze differenti e tra loro complementari e sperimentare progetti e soluzioni innovative per anticipare le minacce - ha dichiarato il direttore generale di InnovaPuglia Francesco Surico –. Sarà necessario capitalizzare il know-how maturato dagli esperti di sicurezza, coinvolgendo il mondo accademico, il settore pubblico e quello privato e bisognerà puntare sulla formazione e sulla conoscenza per avviare un cambiamento culturale che consideri la sicurezza il fulcro e il driver da cui partire nella costruzione di processi amministrativi efficienti e sicuri. InnovaPuglia in qualità di società in house, ma soprattutto per le competenze ICT accumulate nel tempo, è il soggetto che può lavorare attivamente alla costruzione del centro di competenza e rendersi garante della difesa delle infrastrutture informatiche e dell’Intellectual Property della Regione Puglia contribuendo nel contempo alla diffusione della cultura della sicurezza nella PA».
«Si stima – ha dichiarato il presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese Salvatore Latronico – che in Puglia, come in Italia, nove imprese su dieci siano a rischio di attacco informatico, con le pubbliche amministrazioni messe ancora peggio. Questo dato fa intendere quanto sia necessaria un’azione volta a diffondere la cultura della prevenzione e formazione nelle imprese e nella PA che, salvo rare eccezioni, corrono ai ripari destinando risorse quando l'attacco e i danni ci sono già stati. Con questo centro di competenze si favorirebbe la specializzazione nel settore della cybersecurity delle imprese di IT pugliesi interessate al tema e a rispondere al bisogno crescente di sicurezza informatica proveniente dal territorio pugliese e nazionale».
Per Adriana Agrimi, dirigente della Sezione Ricerca innovazione e capacità istituzionale, recentemente nominata Responsabile per la transizione digitale della Regione Puglia «L'evento ci ha confermato che il tema della cybersecurity è una sfida che può essere flessa in opportunità : riguardare in chiave olistica l'impianto della digitalizzazione dell'ente regionale. In primo luogo accompagnare il rafforzamento delle competenze per la gestione del cambiamento verso l'Agenda digitale regionale che, da un lato si allinea alla direzione indicata dall'Agid e dall'altro si rivolge agli enti locali, come snodo tecnologico e di competenza. In secondo luogo, generare spazi di specializzazione del sistema produttivo e promuoverli con gli strumenti della SmartPuglia 2020 e le collaborazioni europee. Un lavoro poderoso che può essere affrontato solo con la massimizzazione delle competenze della Regione, della sua società in house InnovaPuglia e dell'eccellente tessuto scientifico e imprenditoriale esistente o a questo scopo attratto in Puglia».
«Proteggere il patrimonio delle informazioni è oggi una priorità , specie nell’attuale processo di trasformazione digitale in corso nel nostro Paese. Un centro di competenza sulla cybersecurity per la PA potrà essere il luogo dove organizzazioni pubbliche e private si incontrano per addensare competenze differenti e tra loro complementari e sperimentare progetti e soluzioni innovative per anticipare le minacce - ha dichiarato il direttore generale di InnovaPuglia Francesco Surico –. Sarà necessario capitalizzare il know-how maturato dagli esperti di sicurezza, coinvolgendo il mondo accademico, il settore pubblico e quello privato e bisognerà puntare sulla formazione e sulla conoscenza per avviare un cambiamento culturale che consideri la sicurezza il fulcro e il driver da cui partire nella costruzione di processi amministrativi efficienti e sicuri. InnovaPuglia in qualità di società in house, ma soprattutto per le competenze ICT accumulate nel tempo, è il soggetto che può lavorare attivamente alla costruzione del centro di competenza e rendersi garante della difesa delle infrastrutture informatiche e dell’Intellectual Property della Regione Puglia contribuendo nel contempo alla diffusione della cultura della sicurezza nella PA».
«Si stima – ha dichiarato il presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese Salvatore Latronico – che in Puglia, come in Italia, nove imprese su dieci siano a rischio di attacco informatico, con le pubbliche amministrazioni messe ancora peggio. Questo dato fa intendere quanto sia necessaria un’azione volta a diffondere la cultura della prevenzione e formazione nelle imprese e nella PA che, salvo rare eccezioni, corrono ai ripari destinando risorse quando l'attacco e i danni ci sono già stati. Con questo centro di competenze si favorirebbe la specializzazione nel settore della cybersecurity delle imprese di IT pugliesi interessate al tema e a rispondere al bisogno crescente di sicurezza informatica proveniente dal territorio pugliese e nazionale».